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Tre persone morte e tre ferite. È il bilancio della sparatoria avvenuta questa mattina a Roma, nel quartiere di Fidene. Le vittime, tutte donne, sono state raggiunte da colpi di pistola durante una riunione condominiale, organizzata in un bar di via Monte Giberto. L’omicida, Claudio Campiti, 57enne che risulta essere incensurato e che utilizzava l’arma da fuoco per il tiro a segno a Rieti, è stato poi bloccato da altri condomini e arrestato dai carabinieri.
Campiti, a quanto fanno sapere alcuni testimoni, avrebbe sparato prima ai dirigenti, presenti alla riunione nel dehor del bar “Al posto giusto” insieme a circa 30 persone.
Dopo aver colpito le prime vittime l’uomo ha esploso altri colpi verso altre persone presenti ma sarebbe stato fermato da altri consorziati, alcuni dei quali sarebbero rimasti feriti.
Le vittime sono Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano.
Una era la segretaria della presidente del consorzio, un’altra la revisore dei conti.
Una donna ferita al collo e andata in arresto cardiaco è stata rianimata in ambulanza e trasportata in codice rosso al Sant’Andrea. Un’altra donna è rimasta ferita al torace ed è stata trasportata in codice rosso al policlinico Umberto I. È invece stato ferito al volto un uomo, che è stato poi trasportato in codice rosso al Gemelli. Infine, un uomo cardiopatico è stato trasportato al Pertini in codice rosso per malore e dolore toracico.
Secondo le ultime ricostruzioni l’omicida, Campiti sarebbe entrato sotto un grosso dehor del bar “Il Posto Giusto“, prestato ai componenti di un consorzio riuniti per una riunione di condominio, urlando “vi ammazzo tutti“. Poi avrebbe sparato più colpi uccidendo tre persone e ferendo le altre.
“Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”. Lo scrive sul proprio profilo Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Redazione Pressa
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