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Una lettera all'assessore alla cultura di Castelvetro, al Pd e al sindaco Fabio Franceschini per chiedere lumi sulla proposta di dare spazio a una associazione di Belcanto. Dopo mesi dalla richiesta non è giunta alcuna risposta e così l'esponente di centrodestra Bruno Rinaldi rende pubblica la vicenda. Ecco la sua lettera.
Sono mesi che, dopo aver parlato col sindaco, e con gli uffici, di una importante iniziativa culturale di carattere musicale, non ho avuto incredibilmente alcuna risposta concreta, né l'amministrazione nel suo complesso si è prodigata per trovare una via percorribile per attuare l'idea. Ci fu chiesto di presentare come centrodestra per Castelvetro un odg sul tema contro la nostra volontà (ringrazio la nostra consigliera Cristiana Nocetti), non era infatti per noi opportuno passare per il consiglio in quanto organo politico, poi ci fu chiesto di ritirarlo cosa che facemmo di buon grado, ci garantirono attenzione e prosecuzione dell'iter.
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Poi il vuoto assoluto, solo come questa amministrazione sa fare.
Si tratta di dare spazio ad una associazione che si adopera per lo studio e la diffusione del belcanto italiano, in riferimento alla vecchia scuola tradizionale italiana. Si tratterebbe di dare all'associazione stessa una sala, in cui alcune volte all'anno (due, tre volte al massimo) quest'ultima possa fare master di affinamento al canto per i ragazzi iscritti. Era pure stato detto che l'associazione si impegnava ad eseguire un opera (in selezione) o un concerto per il pubblico Castelvetrese a offerta libera a fine corsi, una cosa che Castelvetro non ha mai visto, forse solo 15 anni fa quando fu sempre il sottoscritto ad organizzarla e a sostenerla economicamente.
Ritengo questa disattenzione estremamente grave e indice di una superficialità che caratterizza purtroppo la politica culturale di Castelvetro, la cui assessora sembra più attenta alla propria immagine e alle foto sui giornali che al reale sviluppo culturale del paese, escluse ovviamente le iniziative mondialiste sull'immigrazione dal sapore di centro sociale post sesantottino, una visione corta è miope molto vicina alla discriminazione nei miei confronti, ovviamente per motivi politici, si, non ho paura a dire ciò che penso. L'amministrazione di Castelvetro è centrodestrafoba, non c'è altra spiegazione. Vengono fatte iniziative prive di senso e non viene presa in esame questa solo perché a proporla è una persona di centrodestra.
Rivolgo un appello alle menti pensanti del partito democratico (evidentemente non si trovano a Castelvetro) onde portare alla ragionevolezza l'amministrazione, ho tanti amici del Pd, persone serie e intelligenti, a loro chiedo di aiutarmi, almeno loro si adoperino per creare a Castelvetro una bella realtà, del tutto apolitica, anche per rendere omaggio al cittadino illustre che dal 1937 al 1947 soggiornò nel nostro paese, parlo del famosissimo tenore Tito Schipa che merita di essere adeguatamente ricordato, e che invece è colpevolmente e totalmente dimenticato.
Esiste ancora un flebile margine di trattabilità, non si sprechi questa occasione, il sindaco faccia il sindaco e si apra a questa avventura, che peraltro non è per nulla onerosa.