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'La mia cautela nel commentare i fatti che vedono coinvolto il Settore A7 dell’assessore Morelli è data solamente dal rispetto che io ho nelle persone coinvolte, dalle indagini ancora in corso e dalle notizie non ufficiali e non certamente, come riportato in modo forviante da alcuni giornalisti e consiglieri, per l’incarico dato dopo un ribasso del 55% ad un ottimo professionista come l’ingegner Lino Caggiati'. Così il capogruppo di Forza Italia Massimo Barbi replica alle parole di questa mattina del collega consigliere Roberto Benatti (entrambi nella foto).
'Premesso che il sottoscritto, oltre che essere consigliere comunale è ingegnere e svolge la propria attività in proprio come Studio Ing Massimo Barbi e come socio in altri due studi Costruzioni & Affini Srl e Ingegneria & Acustica di Ing. Barbi Massimo-Ing. Lino Caggiati – Ing.
Davide Cocconi Ingegneri Associati con sede a Carpi e Pegognaga, la richiesta di preventivo per l’affidamento diretto dell’ incarico professionale per la redazione e tenuta della contabilità dei lavori a misura nell’ambito del restauro e Risanamento Conservativo con miglioramento sismico del Torrione degli Spagnoli -1° Stralcio è stata chiesta, come ad altri professionisti, direttamente all’ingegnere Lino Caggiati, libero professionista con studio a Carpi in via Cimabue, 16 in data 15 ottobre 2018 mediante posta personale. L’ ingegner Caggiati, vista l’importanza della richiesta e la mole di lavoro da svolgere (contabilità, misure e richiesta di 2 visite settimanali) ha preferito presentare l’offerta non personalmente ma come studio associato con un ribasso del 55% rispetto all’ onorario proposto e cioè 13.892,92 + Iva + Cassa rispetto all’ importo di partenza di 30.872,93 più Iva e cassa' - afferma Barbi.
'Nel rivendicare il diritto di svolgere il proprio lavoro nel rispetto delle regole e chiarire che l’incarico è e sarà svolto direttamente dall’ingegner Caggiati si vuole rimarcare che la gara al massimo ribasso è stata aggiudicata all’ ingegnere Caggiati con un ribasso del 55% rispetto a quella dell’architetto Del Carlo che ha proposto un ribasso del 28,58%. Quindi la mia cautela nel commentare i fatti che vedono coinvolto il Settore A7 dell’assessore Morelli è data solamente dal rispetto che io ho nelle persone coinvolte, dalle indagini ancora in corso e dalle notizie non ufficiali e non certamente, come riportato in modo forviante da alcuni giornalisti e consiglieri, per l’ incarico dato dopo un ribasso del 55% ad un ottimo professionista come l’ingegner Lino Caggiati - chiude Barbi -. Se così non fosse, non si spiegherebbero le ultime nostre prese di posizione e critiche sull’ operato del settore A7 coordinato dall’assessore Morelli riguardante il centro storico ed attestate dai sondaggi da noi condotti in ottobre e novembre fra gli ambulanti del mercato in Piazza Martiri e fra i negozianti del Centro storico'.
Volentieri riportiamo in modo integrale la nota di Massimo Barbi, lasciando volutamente tutti i passaggi tecnici. Ovviamente ai lettori la possibilità di giudicare l'opportunità politica da parte del capogruppo di Forza Italia di avere accettato, attraverso una società della quale è socio, un incarico così importante, un progetto-simbolo per la città di Carpi e spesso discusso anche nelle stanze del Municipio, progetto conferito direttamente dal dirigente che fa capo al vicesindaco Pd Simone Morelli, oggi nel mirino per l'indagine per concussione. Solo una precisazione per la cronaca. La Pressa non ha dato alcuna lettura fuorviante, ma ha semplicemente riportato i fatti con tanto di delibera del 5 novembre 2018, Partita Iva della societa di cui Barbi è socio e il commento del consigliere Roberto Benatti, ex collega di partito di Barbi e cacciato pochi mesi fa da Forza Italia provinciale (caso più unico che raro a Modena). Da notare anche che la delibera, all'indomani del sequestro di documenti in Comune da parte dei carabinieri, su ordine della procura di Modena che indaga per concussione e turbativa di libertà del procedimento di scelta del contraente, il 4 dicembre 2018, finora non era stata resa nota dallo stesso capogruppo forzista. Questi i fatti.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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