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L’articolo de La Pressa del 26 ottobre ha trasformato un commento, postato dal nostro presidente De Maio nella pagina facebook sul candidato sindaco Prampolini, in un comunicato de La Terra dei Padri a favore della Lega.
Non solo, il 29 ottobre La Pressa ha di nuovo pubblicato il nostro presunto endorsement per la Lega all’interno di un altro articolo, firmato con pseudonimo, titolato “Lega nord silente dopo l'abbraccio nero della Terra dei Padri” che definisce estremista il presidente de Maio, “personaggio vicino a Forza Nuova che fieramente espone nella sua bacheca su facebook simboli e frasi (Barcollo, ma non mollo, Meglio vivere un giorno da leoni che cento da pecora) illuminanti della sua passione per il Ventennio”. Il tutto per screditare sia il nostro Circolo, usato come gioco di sponda infetto, sia la Lega, che è evidentemente il bersaglio grosso dell’anonimo scrivente, sedicente Eli Gold.
Ora, sia chiaro che a questi giochi non ci prestiamo.
Innanzitutto non abbiamo fatto endorsement a favore di qualcuno in quanto ci teniamo a rimanere ciò che siamo, un circolo non conforme che tratta temi che altri in città non toccano, quali l’identità italiana, l’interesse nazionale in geopolitica e il sovranismo; e tutto questo da un punto di vista squisitamente culturale. Secondariamente, crediamo di avere il diritto a venir considerati per quello che facciamo e non per i retropensieri di qualche neandertaliano al servizio permanente ed effettivo dell’orgoglio antifascista.
La nostra Associazione ha organizzato in poco meno di due anni sessanta conferenze con relatori di prestigio come Nino Galloni, Diego Fusaro, Marcello Veneziani, Ouday Ramadan, Maurizio Blondet, Giandomenico Casalino e tanti altri per discutere di populismo, di globalizzazione, di privatizzazioni, fake news, di pensiero non conforme, di economia sociale, di geopolitica, financo di filosofia, ed ospitando, tra l'altro, quasi tutti i partiti di opposizione per confronti sui programmi elettorali.
La nostra attività è dunque metapolitica, su posizioni sovraniste, ma aperta al confronto con realtà diverse e con posizioni opposte. Non possiamo, pertanto, che stigmatizzare con forza il ritratto che ci avete imposto e, anzi, vorremmo capire quali sono i contenuti veicolati dal Circolo che possono essere ascritti alla descrizione dell'articolista anonimo de La Pressa.
La Pressa stessa ha pubblicato quasi tutti i nostri comunicati stampa e saremmo sorpresi se l'avesse fatto consapevole di veicolare contenuti 'estremi'. Il direttore Leonelli ha partecipato da noi come ospite ad un confronto sulla violenza politica con altri colleghi giornalisti e, pur nelle differenze di vedute e di visione politica, non pensiamo che riconosca nelle parole di chi si nasconde sotto lo pseudonimo di Eli Gold la corretta descrizione della realtà di Terra dei Padri.
La Terra dei Padri
Volentieri, come sempre, diamo spazio all'intervento di risposta a un analisi pubblicata dal nostro quotidiano. Ai lettori la possibilità di farsi un giudizio. Una cosa va detta: giocare sul filo dello strizzare l'occhio al Ventennio, e ai valori di quella orrenda dittatura, senza richiamarlo ma senza avere la forza di prenderne le distanze è un gioco che la Terra dei Padri sembra fare. Se non è così attendiamo da La Terra dei Padri stessa una netta condanna nei confronti di quel periodo storico. La nostra testata è disposta al dialogo e, se invitati, parteciperemo anche in futuro a dibattiti in quel circolo. Ribadendo, in quella come in ogni altra sede, che l'eredità peggiore del fascismo è e sarà sempre il fascismo stesso. In ogni sua forma. Per il resto nell'analisi di Eli Gold, unico editorialista anonimo de La Pressa (come pubblicato dietro allo pseudonimo 'Eli Gold' si cela un noto personaggio modenese e la responsabilità di quanto pubblicato ricade solo sul direttore della testata) faceva appello non alla Terra dei Padri, ma alla Lega Nord di Modena e puntava il dito contro il silenzio dei commissari provinciali e cittadino Stefano Bargi e Luca Bagnoli (e aggiungiamo della mente leghista ex Msi Stefano Vernole) di fronte alla presa di posizione a favore del candidato sindaco Stefano Prampolini del presidente della Terra dei Padri De Maio. Su questo attendiamo una risposta, se gli interlocutori ritengono di doverla dare. Altrimenti, senza problemi, ce ne faremo una ragione.
Giuseppe Leonelli