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Un pareggio, quello col Brescia, che chiude di fatto la stagione del Modena. Fatta di rimpianti, di recriminazioni, di tristezza. Quella che nasce dalla delusione di entusiasmi e sogni infranti.
Atmosfera surreale nel primo tempo, al Braglia. I cori per il sostegno alla squadra sono solo quelli della curva della squadra ospite. Più di 1500 i presenti per il tifo del Brescia. Silenzio assoluto, come annunciato (ma l'effetto stupisce comunque), in curva Montagnani, con la parte centrale, dove solitamente si concentrano cori e bandiere, lasciata vuota per dare un segnale alla squadra di casa che, come recita un lungo striscione, 'ha indossato la maglia ma non l'ha mai onorata'. Scendere in campo così non è facile, amplifica il grido dei tifosi bresciani. La risposta a quella curva gialloblù, che rientrerà con i suoi cori nel secondo tempo, non arriverà.
Almeno non sarà quella che il tifo si aspetta.
La gara
Dopo 20 minuti interlocutori il match si scalda al primo gol del Brescia con Borrelli, ufficializzato poi come autogol di Cauz, che tocca la palla nell'ultimo tratto. E' il 25'. Arriva immediata la risposta del Modena con Caso che insacca quattro minuti dopo finalizzando una bella costruzione di Palumbo e Di Pardo che serve per l'ultimo tiro.
C'è più Modena per i successivi 10 minuti. I gialloblù premono l'avversario, lo fanno chiudere a riccio in area e creano una importante occasione per Caso. Servito perfettamente, spreca tutto da solo davanti alla porta scagliando dritto sul portiere. Il primo tempo si chiude così: 1-1 negli spogliatoi.
Nel rientro in campo i giocatori sono accompagnati anche dal rientro sugli spalti del tifo organizzato gialloblù. Anche in questo caso uno striscione a definirne lo spirito: 'Solo per il Modena'. Come dire, la squadra se lo deve ancora meritare. Dalla Montagnani un unico grande e lungo grido: 'Modena siamo noi'. Si gioca.
Il Modena è il primo a rischiare: all'ottavo minuto Galazzi lasciato pericolosamente smarcato intercetta e si gira colpendo e accelerando un diagonale rasoterra che finisce tra le braccia di Gagno.
Il Modena reagisce ma sembra ancora vittima dei propri limiti, dei propri timori, nelle conclusioni, che non arrivano. A romperli, quei limiti, è Di Pardo, tra i migliori della serata. Cavalcata sulla fascia destra ,vede la porta, ci prova, tira, e viene premiato. Non fortissimo ma preciso il tiro che insacca la palla alle spalle e nell'angolo destro di Lezzerini.
Il Brescia è scosso. Fatica a riprendersi e inizia il walzer del cambi: per il Modena Fabio Ponsi entra al posto di Di Pardo e Defrel entra sull'uscita di Gliozzi, applaudito dalla curva.
Seguono due clamorose occasioni finite a vuoto per parte. A dieci minuti dallo scadere del tempo regolamentare azione solitaria di Defrel che entra in area controllando il pallone in corsa, ma aspetta troppo e non tira. Gruppone davanti al portiere. Defrel finisce a terra, ma per l'arbitro non c'è rigore. Sembra il contrario, ma non c'è nemmeno il ricorso al Var. Dopo pochi minuti il Brescia e praticamente in gol con Moncini. Gran bomba a 5 metri dalla porta e altrettanto grande parata di Gagno.
Il Modena intravede il successo e l'ultima occasione per rimanere agganciato ai play off, ma la vista si offusca quando a due minuti dalla fine, al termine di una mischia incredibile ed incomprensibile in area, che motiverà anche l'utilizzo del Var per ricostruirne la dinamica, il Brescia ripassa in vantaggio.
La partita si chiude sul 2 a 2. Un altro pareggio che di fatto chiude la stagione. Il Modena è matematicamente salvo ma è anche fuori dai play off. La curva, che aveva iniziato in silenzio, lascia spazio ai fischi. Il Modena, non solo questa sera, doveva e poteva di più. Soprattutto quando era riuscito a rimettersi in carreggiata, agganciando anche il treno play off, anche solo ritornando a poco più di un mese fa,
La prossima, col Cesena, servirà, in chiave play-off, soprattutto ai romagnoli. Il resto è silenzio e noia.
Il tabellino
MODENA-BRESCIA 2-2
Reti: 25′ aut. Cauz, 29′ Caso, 67′ Di Pardo, 89′ Calvani
Modena (3-4-2-1) Gagno; Beyuku, Zaro, Cauz; Di Pardo (76′ Ponsi), Gerli, Magnino, Cotali (85′ Dellavalle); Palumbo, Caso (85′ Duca); Gliozzi (76′ Defrel). A disposizione: Bagheria, Castelnuovo, Botteghin, Idrissi, Pergreffi, Vulikic, Bozhanaj, Kamate. All. Mandelli
Brescia (4-3-1-2) Lezzerini; Jallow (84′ Cistana), Calvani, Adorni, Corrado; Bisoli, Verreth, Besaggio (75′ Nuamah); Galazzi (84′ D’Andrea); Bianchi (75′ Moncini), Borrelli. A disposizione: Avella, Andrenacci, Juric, Bjarnason, Maucci, Olzer, Papetti, Muca. All. Maran
Arbitro: Alberto Santoro di Messina (Assistenti Marco D’Ascanio di Ancona e Ivan Catallo di Frosinone, quarto ufficiale Enrico Gemelli di Messina, Var e Avar Ivano Pezzuto di Lecce e Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore)
Ammoniti: Adorni, Di Pardo, Palumbo, Caso, Beyuku
Espulsi:
Note: 9.161 spettatori.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>