Opinioni Il Punto

Aimag nelle mani di Hera, Pd a due facce: almeno il centrodestra è compatto

Aimag nelle mani di Hera, Pd a due facce: almeno il centrodestra è compatto

Letizia Budri, sindaco di Mirandola, esce da condottiera: capace di riunire tutte le destre salvo poche defezioni silenti. Mentre Righi si trova con Pd demolito


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Dopo i primi voti e le prime uscite ufficiali sul caso Aimag la destra modenese dimostra inaspettatamente di essere una vera forza di Governo. La sinistra PD, invece, è un’armata Brancaleone.
Perché lo schema è chiarissimo: la destra sarà più o meno favorevole ovunque, mentre il PD voterà a favore dove è maggioranza, ma si opporrà alla morte nei comuni dove è minoranza. Il primo di tutti a Mirandola, poi subito a Novi. Dove Diego Zanotti ha presentato una mozione per sospendere tutto. Mozione molto articolata, ben fatta, che da un punto di vista teorico potrebbe mettere in imbarazzo il sindaco Enrico Diacci del centrodestra. Ma che negli effetti finali, se ben analizzata, potrebbe rivelarsi un clamoroso boomerang.
 

Ma questo poco conta, nel giudizio politico sulla vicenda. Anzi: paradossalmente rafforza la ragionevolezza del PD di Novi. Perché se per dirimere le questioni tecniche su una vicenda del genere è necessario consultare i migliori esperti nazionali di garbugli azzeccati – ci sia consentita l’iperbole – significa che si è venuti meno al primo dei principi che dovrebbero guidare l’operato della Pubblica Amministrazione: quello della prudenza.
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Perché chiamare centinaia di consiglieri comunali che di mestiere facciano gli acquaioli, i birrai, i ragionieri di condominio, gli impiegati pubblici, a giudicare un accordo che neanche Carlo De Benedetti comprenderebbe - senza altri casi identici in Italia e con l’unico caso analogo bocciato dal CdS dopo decine di ricorsi e controricorsi - pone dei seri dubbi sul rispetto del principio di prudenza. E su questo il problema è tutto in casa PD, perché tutte le obiezioni vengono solo e unicamente dal PD.
 

PD che comunque, nel miglior stile gattopardesco del partito dei due forni, si immolerà come detto nel ruolo di promotore unico e indiscusso dell’accordo con Hera nei comuni dove è in maggioranza. Come a Concordia, dove il sindaco Marika Menozzi ha chiesto e ottenuto le dimissioni dell’unico PD coerente, Paolo Negro. Che a un certo punto ha fatto la domanda più semplice ma più complessa del mondo: come facciamo a dire ai nostri elettori che facciamo il contrario di quanto detto fino a ieri? O perlomeno detto a metà: perché su Concordia s’era già giocata buona parte della partita: con la nomina nel CdA di Aimag di Alberto Papotti, la spaccatura del fronte della bassa e la contestuale astensione dell’allora sindaco Luca Prandini – poi introdotto nella segreteria di Davide Baruffi, a Bologna.
 

O come nelle Terre D’argine, dove oggi i segretari, capitanati da Daniela Depietri, sono usciti in violenta contrapposizione ai colleghi di Mirandola.
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Dopo che nei mesi precedenti s’era consumata la rissa – il termine stavolta non è iperbolico – fra gli ex sindaci e politici della bassa e Riccardo Righi, sindaco di Carpi, inviato speciale del PD carpigiano a Mirandola.
Un tutti contro tutti dal quale Letizia Budri, sindaco di Mirandola, esce da grande condottiera: capace di riunire tutte le destre salvo poche defezioni silenti. Mentre Righi, sedicente profeta di pace, si trova con un PD demolito ovunque.
 

Magath
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Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della testata.  Ci sono...   

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