Occhi puntati, altissime attese ma a distanza di una settimana dal voto è ancora in altissimo mare la giunta del sindaco di Carpi, Riccardo Righi. In un continuo rimescolamento di nomi, al momento ci sono tante ipotesi ma sono zero gli assessori certi. In casa AVS rischia moltissimo
Tamara Calzolari, forse la più vicina a Righi. Perché l'exploit veramente inatteso di
Andrea Artioli, forse poco brillante come assessore ma capace di raccogliere un centinaio di preferenze personali - dimostrando che il darwinismo politico non esiste - mette Righi nella difficile ma necessaria condizione di trovare un ruolo per l'esponente dei Verdi. Per la Calzolari, comunque, dovrebbe essere pronto un incarico di adeguato profilo, vista la necessità di rimpiazzare alcuni dirigenti in uscita dalla macchina comunale. Mentre al sociale potrebbe finire
Linda Oliviero del PD. Fuori dai giochi anche
Mariella Lugli, nonostante le certezze, perché giudicata troppo rigida sulle regole e sui numeri del bilancio. Il veto sulla Lugli parrebbe venire direttamente da Azione Calenda, il partito di
Simone Morelli, che vorrebbe un ritorno al periodo dei grandi fasti per le notti bianche, i mercoledì, i Radio Bruno Estate e i carnevali in piazza.
Tante deliberazioni che richiederanno molti soldi, approccio che mal si addice con lo stile teutonico della Lugli. In quota PD rischia moltissimo anche
Marco Reggiani, sul cui assessorato allo sport ci sarebbe il veto di
Marco Nonno Pep, leader di preferenze della civica di Righi. Al posto di Reggiani pare avere molte più chance
Elena Brina, vera anima della campagna elettorale.
Pronto un assessorato anche per
Elena Cogato, in trasferta dal PD Novese, la cui esperienza in Aimag potrebbe essere molto utile in questa fase critica per la multiutility. Giorni veramente difficili per
Andrea Rostovi, amico personale di Righi, dilaniato fra la scelta di diventare assessore o portare avanti le sue ottime attività culturali - visto anche l'attuale successo di Concentrico. Anche per lui, soggetto a veti incrociati, potrebbe aprirsi qualche opportunità di incarico parapolitico - ci spera vivamente l'ottimo e stimato assessore uscente
Davide Dalle Ave del PD. Fuori dai giochi
Mauro D'Orazi, frenato nelle sue ambizioni di presiedere il Consiglio Comunale, e
Maurizio Maio, fortemente sponsorizzato dall'area di
Marc’Aurelio Santi ma il cui deludente risultato elettorale gli lascia ben poche speranze. Come contropartita per i cattodem, potrebbe finire sullo scranno più alto di Palazzo Scacchetti
Federica Cipolli. Spera in un incarico anche
Giovanni Maestri, recordman di preferenze e comunque molto stimato da Righi.
Resta poi da capire se Righi vorrà davvero assegnare l'assessorato all'urbanistica a
Alessandro di Loreto o piuttosto alla giovane architetto
Alice Cavazza. Su questa decisione avrà comunque l'ultima parola
Renzo Pavignani, dirigente di riferimento di Righi - che al momento avrebbe l'interim su tutte le aree di
Norberto Carboni, andato in pensione. Perché al di là dei carnevali in piazza, quello che Righi vorrà veramente presidiare sono il Piano Regolatore e i rapporti con costruttori e investitori. E per questo l’anziano ed esperto amministratore e dirigente pubblico potrebbe costituire più un freno che un'opportunità.
Magath