Nel giorno della scomparsa di Gianfedele Ferrari - che dell’ente di Palazzo Brusati Bonasi è stato presidente per tre mandati - il Comune di Carpi ha infatti presentato la propria terna di candidati per la sostituzione del dimissionario Giovanni Taurasi, che ha dovuto giocoforza lasciare per tentare la scalata al Consiglio regionale. In diversi avevano sperato in un rientro di Taurasi, vista la mancata elezione. Ma il sindaco Righi, in capo al quale spetta integralmente l’onere di comporre la terna, ha scelto diversamente. Proponendo, in sostituzione dello storico ricercatore, tre candidati pescati direttamente dalla nomenclatura del PD locale: Elena Cogato, già assessore a Novi e trapiantata a Carpi, impiegata da 10 anni nel settore recupero crediti di Aimag, candidata nella lista PD al consiglio comunale ma esclusa dal consesso per le poche preferenze raccolte; Nicodemo Balestrieri, esperto
Se è valida la sequenza trapelata, la preferita apparente è la Cogato. Il cui nome era già stato proposto per la giunta carpigiana a giugno, salvo dover lasciare il posto alla commerciante Paola Poletti, molto vicina alla segretaria del PD Daniela Depietri. Ma la Cogato non ha nessuna possibilità di essere nominata perché dipendente di Aimag – società della quale la Fondazione detiene un significativo pacchetto del 7,5%, che si vocifera verrà ceduto nei prossimi mesi a Hera, assieme a quelli dei comuni di Carpi e di Soliera. Un conflitto di interessi difficilmente superabile, specie in questa delicata fase. Così come sarà difficile poter entrare per Tosi, visto che in Fondazione è già presente con il pesante ruolo di vicepresidente l’ex sindaco Enrico Campedelli – del quale Tosi è stato assessore di punta e stretto collaboratore prima di occuparsi di Bellelli.
Per questo avrà gioco facile a entrare Balestrieri, il vero preferito di Righi. Che se non altro di analisi finanziaria e bancaria se ne intende, oltre che di gestione del patrimonio: lui stesso specifica nel CV di occuparsi dell’immobiliare di famiglia. E soprattutto un altro che, come Righi, con il PD c’entra poco.Magath