E' chiaro che quel bagaglio di consensi non potrà replicarsi in casa Fdi, ma l'ex sindaco di Vignola, attivissimo sui social, si è costruito una rete fuori e dentro il partito della Meloni, ben più esteso rispetto al recinto delle Terre dei Castelli, che impensierisce non poco Barcaiuolo. In casa Fdi Pelloni può contare sull'appoggio incondizionato di Guglielmo Sassi (ex fedelissimo di Barcaiuolo) e di tutti coloro che in silenzio non hanno gradito la candidatura della moglie del leader regionale (anche una parte dei consiglieri comunali modenesi nonostante l'endorsement pancia a terra del capogruppo Luca Negrini). Fuori da Fdi Pelloni può invece fare affidamento su alcuni ex Lega di peso, a partire da Riad Ghelfi nella Bassa e Gabriele Nizzi in Appennino.
Dal canto suo Michele Barcaiuolo che ha dovuto subire la candidatura di Pelloni (imposta da Roma e dal suo avversario storico, il reggiano Vinci), visto il protagonismo del rivale interno si vede costretto a correre ai ripari intensificando gli sforzi per la moglie e il presidente provinciale del partito. Basteranno queste titaniche fatiche per resistere all'onda lunga del consigliere regionale? Tra poco più di dieci giorni lo sapremo.
Giuseppe Leonelli