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Rifiuti Modena, tariffa puntuale o no l'inceneritore Hera brucia h24

Rifiuti Modena, tariffa puntuale o no l'inceneritore Hera brucia h24

Il confuso e contraddittorio dibattito sulla gestione dei rifiuti a Modena lascia sempre in secondo piano l'elemento cardine della questione: l'inceneritore


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Porta a porta, sacchi in strada, carrellati, cassonetti, tariffa puntuale... Il confuso e contraddittorio dibattito sulla gestione dei rifiuti a Modena lascia sempre in secondo piano l'elemento cardine della questione: l'inceneritore gestito da Hera, la stessa società che si occupa di raccolta differenziata.
Come noto in via Cavazza è presente un camino che brucia circa 240mila tonnellate di immondizia indifferenziata all'anno e che è acceso h24 per 350 giorni all'anno (circa due settimane d'estate resta spento per manutenzione). Quell'impianto, nonostante le promesse dell'amministrazione, non viene minimamente intaccato dalla modalità di raccolta differenziata fatta in città. Infatti, indipendentemente dalla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, la mole bruciata resta identica. Questo significa che se i cittadini modenesi diventassero così virtuosi da azzerare la indifferenziata e portare la differenziata al 100%, l'inceneritore continuerebbe a bruciare 240mila tonnellate importandole da fuori provincia, aumentando peraltro l'inquinamento dell'aria a causa dei camion carichi di indifferenziata provenienti da altre realtà. 

Va ricordato che il programma elettorale di Muzzarelli mise nero su bianco il 2034 come anno di chiusura dell'impianto, una data poi non ribadita da Mezzetti.
Va ricordato anche che l'unico vero studio sugli effetti sulla salute dell'inceneritore (rapporto Moniter del 2011) rilevò 'un incremento di rischio connesso alle nascite pretermine e, in minor misura, agli aborti spontanei' e 'alcune sedi tumorali, colon nelle donne e linfoma non Hodgkin, per le quali esisteva già una debole evidenza a priori, sono risultate associate con l’esposizione in studio nella coorte di Modena'.
E' quindi doppia la beffa per i modenesi che - come da lettera firmata dal sindaco Mezzetti - nonostante l'impianto continui a bruciate come sempre in ogni caso, si troveranno a pagare una maggiorazione nella bolletta Tari se produrranno più indifferenziata rispetto ai limiti imposti da Hera (come dicevamo la stessa società che gestisce l'inceneritore).Stupisce doppiamente che a fronte di questa realtà l'opposizione di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale ha espresso parere positivo in Commissione alle modifiche nella gestione dei rifiuti volute dal sindaco Mezzetti rispetto al suo predecessore Muzzarelli. Da vedere ovviamente se questa apertura di credito, Forza Italia e ModenaxModena unici gruppi di opposizione a dire no alle nuove modalità, si tradurrà davvero in un voto positivo in Consiglio comunale quando, a breve, verrà presentata la delibera.
Giuseppe Leonelli
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Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato vicedirettore...   

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