Opinioni Lettere al Direttore

'Aimag, è inaccettabile che chi detiene il 51% non conti nulla'

'Aimag, è inaccettabile che chi detiene il 51% non conti nulla'

'Mai definito 'pinocchi' i sindaci, ma se chi governa ritiene legittimamente che il tempo dell’autonomia di Aimag sia alle nostre spalle, ha il dovere di dirlo'


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Caro direttore,
conosco la fatica e la responsabilità di un sindaco, per cui non mi sono mai permesso di definire “pinocchi” i sindaci di destra e di sinistra che hanno presentato l’ipotesi di accordo Hera-Aimag (qui la ricostruzione de La Pressa pubblicata ieri). Non sono nemmeno il tipo che si fa tirare le orecchie, come ben sai, ma a scanso di malintesi ti riassumo di nuovo la mia opinione.
1) Non ho alcuna prevenzione verso la collaborazione fra Aimag ed Hera, tanto è vero che sono stato fra i protagonisti della cessione di una quota della nostra azienda. Ma abbiamo sempre discusso di collaborazioni strategiche e industriali e mai della cessione del controllo di Aimag.
2) È doveroso approfondire il piano industriale, ma su questo aspetto non vedo ragioni di principio per tirarsi indietro e penso che sia possibile una soluzione vantaggiosa per tutti.
3) Il vulnus è la proposta di governance: è inaccettabile che chi detiene il 51% delle azioni arrivi a contare “come il due di coppe quando c’è sotto denari” (a briscola ovviamente).
4) Se chi governa ritiene, legittimamente, che il tempo dell’autonomia di Aimag sia alle nostre spalle, ha il dovere di dirlo esplicitamente e di perseguire l’obiettivo in modo trasparente e lineare e non con soluzioni pasticciate e politicamente insostenibili.
Luigi Costi - ex sindaco di Mirandola

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