Opinioni Lettere al Direttore

Ecco perchè dopo ogni catastrofe i voti del Pd crescono...

Ecco perchè dopo ogni catastrofe i voti del Pd crescono...

Non è vietato, che so, per una capogruppo consiliare a Carpi andare in sala operativa, o anche solo chiamare il sindaco


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Caro Direttore,
ho fatto qualche giro veloce sulle pagine dei principali candidati di centrodestra alle regionali - quelli che sanno già di passare - e negli ultimi due giorni nessuno ha parlato dell'allarme meteo, con potenziale alluvione, allagamenti e altro. Parlano solo dei loro incontri e cene di autofinanziamento, con foto belle, patinate e ritoccate dove serve e nient'altro. Nessuna indicazione alla gente su cosa fare, cosa non fare, chi chiamare se serve, niente.
Però tranquilli: fra qualche ora e per settimane fioccheranno i post con le foto di tutti i danni, sulla sciagurata gestione del territorio del PD e sulla necessità di cambiare aria. Per passare alla vera pulizia dei fiumi e alla vera realizzazione delle casse di espansione.
Nel mentre gli altri, i cattivoni del PD, sono però sempre sui fiumi a controllare, in strada a spalare, fra i volontari e fra la gente, a ascoltarne i bisogni e cercare assieme soluzioni. Quando c'è una criticità loro ci sono sempre, i nostri mai visti. Eppure non è vietato, che so, per una capogruppo consiliare a Carpi andare in sala operativa, o anche solo chiamare il sindaco - a me i sindaci hanno sempre risposto con tutti i ragguagli e
rispondono ancora oggi che sono fuori dal giro da anni - chiedere lumi sulla situazione e riportarla ai suoi elettori che dovranno - come indicato dal partito - votarla in massa fra un mese. Faccio l'esempio di Carpi perché conosco la macchina, avrei potuto farne uno qualunque tipo Modena dove peraltro le foto patinate sono le stesse, e tanto è quasi dappertutto così.
È anche per questo, caro Direttore, che dopo ogni crisi, catastrofe o anche solo pericolo i voti per il PD crescono invece di calare. Perché la gente non vuole soluzioni da tastiera o slogan triti e ritriti. Non vuole la perfezione, ma soprattutto non vuole i 'te l'avevo detto'. Vuole gente che è vicina quando è ora, non solo quando si vota e magari neanche lì.
Roberto BenattiCarissimo Roberto,
sai la stima che nutro per la Tua intelligenza, la tua storia politica e la Tua capacità di provocare, ma in questo caso mi permetto di condividere a metà la Tua analisi. Infatti, tutta la critica verso la strumentalità posticcia della opposizione è, a mio avviso, in larga parte condivisibile. E' evidente che alla maggior parte dei candidati interessa la propria elezione e di certo non perdono il sonno per la sicurezza del territorio.
E su questo non ci piove (anche se affermarlo oggi sa di grottesco). Dissento invece sull'attivismo disinteressato e 'per la gente' di chi ha compiti di Governo nel territorio modenese, esponenti come Tu sottolinei, in gran parte Pd. Le foto con le giacche della protezione civile, i capellini, le occhiaie frutto di notte in bianco, non mi emozionano più di tanto.

Anzi, tutto questo non è forse lo specchio della stessa strumentalità a parti invertite che Tu contesti al centrodestra? Il vero impegno sarebbe quello di battere i pugni e criticare anche la propria parte politica (in questo caso la Regione dell'ex presidente fuggito a Bruxelles, Bonaccini) per il poco o nulla fatto in questi anni. Vedi, Roberto, io penso che questo silenzio sia animato solamente dalla fedeltà alla ditta e interessi di carriera. Il cellulare sempre acceso e le facce contrite nel momento dell'emergenza e che dimenticano le responsabilità di chi doveva agire e non ha agito, sono, ancora una volta, cinema. E pure di terza categoria. Poi è vero, a ogni alluvione i voti del Pd crescono: lo dimostrano le rielezioni di amministratori Pd a Bastiglia o Nonantola, comuni martoriati dalla alluvione. Perchè queste riconferme?
Onestamente mi paiono incomprensibili, ma, ripeto, la tua motivazione non credo sia quella corretta.

Giuseppe Leonelli
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