Buongiorno direttore Leonelli,
è ingeneroso prendersela con Mezzetti per il penoso stato delle strade modenesi. Le responsabilità nascono da lontano quando si è intrapreso il velleitario progetto di far diventare Modena una città turistica. Ed i risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti come spesso denunciato dalle varie lettere di numerosi lettori ai vari giornali. Il voler far diventare Modena quello che non è, operazione contronatura, ha comportato l'adozione di tecniche progettuali e costruttive che definisco da 'casa delle bambole'.
Lo comprovano le inutilizzate fontane di Piazza Roma, il dosso dissuasore davanti alla Casa della salute in via Montalcini, sempre in manutenzione e sempre sconnesso, le rotonde e le rotondine bella zona Paolo Ferrari-Poletti-Reiter. Ed ogni quartiere ha il suo 'mal di denti'.
Fosse, cunette, sampietrini, tutti molto belli, ma poco pratici nell'utilizzo e bisognosi di costante e costosa manutenzione.
Si è preteso di far diventare Modena, oltre che turistica, una città biciclistica: cosa impossibile per la conformazione stessa della città, per il clima invernale sei mesi l'anno e per le strategie economico/produttive (centri commerciali) degli ultimi quarant'anni che comportano l'utilizzo obbligatorio dell'auto per gran fetta della cittadinanza.
Da ultimo, ma non meno importante, sempre collegata alla pretesa velleitaria e contronatura, straordinariamente negativa, di far diventare Modena una città turistica, l'ossessione, la fissazione per il centro storico, come se senza centro storico non vi fosse domani.
Ed oltre a Pighi e Muzzarelli, anche la Fondazione ci ha messo del suo destinando soldi dei modenesi a progetti inutili (Ago) quando avrebbe potuto fare molto di più per la cittadinanza tutta (manutenzione e costruzione strade).
Mezzetti, in tutta sincerità, non ha colpe e fa quel che può.
Cordialmente,
Roberto Malavasi - Albareto
Modena, lo stato penoso delle strade non è colpa di Mezzetti

Anche la Fondazione ci ha messo del suo destinando soldi dei modenesi a progetti inutili (Ago) quando avrebbe potuto fare molto di più per la cittadinanza
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