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'Modena, nuovo assessore alla sicurezza: si inizi da lotta al degrado'

'Modena, nuovo assessore alla sicurezza: si inizi da lotta al degrado'

'L’attuale sindaco Massimo Mezzetti ha capito che era ora di darci un taglio con la messa all’angolo della cittadinanza per bene, onesta e lavoratrice'


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Spettabile Redazione
Tutta la città con impazienza e speranzoso anelito attende il poliedrico impegno dell’assessora alla sicurezza (la ex prefetto per Modena e Provincia ha assunto le deleghe a Sicurezza urbana integrata, Polizia Locale, Coesione sociale, Integrazione e Cittadinanza, Volontariato e Terzo Settore) auspicabilmente accompagnato dal fare. I miei auguri perciò.
Nella nostra città, soprattutto negli ultimi dieci anni, la microcriminalità e gli atti di illegalità anche non denunciati sono aumentati notevolmente e mentre la popolazione soffriva timori e danni, dal governo cittadino in coro con quello nazionale arrivavano ad essa rimproveri di avere percezioni.
 

L’attuale sindaco Massimo Mezzetti ha capito che era ora di darci un taglio con la messa all’angolo della cittadinanza per bene, onesta e lavoratrice e che invece all’angolo devono essere messi i malfattori, i delinquenti e gli approfittatori nella gestione dell’accoglienza. Ed anche se, il presidio per l’ottenimento della sicurezza sull’Intero territorio nazionale è di competenza del governo nazionale, competenze sono anche in capo ai governi locali i quali senza esercitare il comodo “scarica barile” devono esercitarle per il bene e la tranquillità dei concittadini. “Una mano lava l’altra e tutt’e due lavano il viso” recitava anche il Manzoni.
 

Alla assessora ci permettiamo un consiglio corredato da alcune immagini.
Inizi dalle piccole e contrastanti quotidiane cose. In via delle Suore nel tratto che va da via Parenti alla rotatoria Cialdini, alla sinistra della strada, coesistono a poca distanza dell’una dall’altra due attività non compatibili. Una rivendita anche di alcolici che rimane aperta fino a tarda notte ed un centro di accoglienza.
Il risultato è la malora. L’assessora se vorrà si rechi là in sopralluogo se non riescono a convincerla ovvero a raccapricciarla le immagini. Se non sarà possibile cancellare la suddetta incoerente incompatibilità, si inviino maggiori controlli in loco.
Le tante bottiglie di alcolici sparse ogni dove in città e le conseguenze nefaste derivanti dall’abuso, possono essere uno stimolo a muoversi alla svelta.
Camillo Po, cittadino
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