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Ponte Alto: ai nostri amministratori importa la salute dei cittadini?

Ponte Alto: ai nostri amministratori importa la salute dei cittadini?

Un'altra Festa dell'Unità in un sito che in molti punti per Arpae 'deve essere reso inaccessibile al pubblico'. L'assessore Filippi non ha più nulla da dire?


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Ai nostri amministratori importa davvero della salute dei cittadini?
Speranza, Bonaccini, Muzzarelli sembrano preoccupatissimi della tutela della nostra salute solo quando si tratta di Coronavirus, meno quando a causare danni è l'inquinamento.
L'organizzazione della Festa dell’Unità a Ponte Alto alto è per questo un esempio paradigmatico.
La vicenda del sito contaminato di Stradello Anesino si trascina da molti anni. Le analisi svolte da ARPAE nel 2015 hanno verificato che i terreni dove si svolgono le Feste dell’Unità, sono pesantemente inquinati.
L’Assessora all’ambiente del Comune di Modena, Alessandra Filippi, conosce bene la vicenda avendo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Modena per chiedere la verifica di quanto riportato da alcune relazioni peritali che parlavano di ampie e profonde aree contaminate. A seguito di quella denuncia, la Procura di Modena dispose carotaggi e analisi che hanno certificato che i terreni di Ponte Alto sono pieni di sostanze altamente tossiche.
Nell’area della Festa dell’Unità c’e’ anche un laghetto dove si è praticata per 37 anni la pesca sportiva. Dalle analisi è risultato che le acque del laghetto sono anch’esse contaminate. Così nel 2015 la proprietà dell’area ha chiesto a Marisa Ballotta titolare dell’attività di fare fagotto.
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Per ben 37 anni i frequentatori del laghetto hanno consumato a loro insaputa trote arricchite.
Secondo ARPAE nell’area di Ponte Alto vengono superati i parametri di concentrazione soglia di contaminazione del suolo per Boro, Nichel e Mercurio. Per quanto riguarda il Mercurio ARPAE precisa che “sussiste un rischio non accettabile”.
Come è noto “Il mercurio è un metallo pesante altamente tossico. Gli effetti del mercurio possono presentarsi anche a livelli di esposizione molto bassi. Feti, neonati e bambini sono tra i più vulnerabili e sensibili agli effetti avversi del mercurio e dei suoi composti”.
Oltre a chiedere l’immediata cessazione della pesca nel laghetto, ARPAE data la gravità dell’inquinamento impose per alcune aree la “realizzazione di staccionate sulle quali posizionare alcuni cartelli informativi. Tali aree confinate in modo permanente”, recita la determinazione, “devono essere rese inaccessibili al pubblico”.
Ora mi chiedo dato che i vertici della Regione e del Comune di Modena e l’Assessora Alessandra Filippi conoscono benissimo la situazione con quale coscienza hanno potuto mettere a rischio la salute dei più piccoli pur sapendo che l’area non è sicura tanto da spingere la ARPAE a vietarne permanentemente l’accesso?

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