Stardust, polvere di stelle. Arriva l'autunno e dalle 350 piante lungo Viale Gramsci cadono copiose le foglie. Come si procede alla pulizia del viale? In giro abbiamo visto i soliti mezzi meccanici, dotati di spazzole rotanti e aspiratori. Davanti alla macchina pulitrice, un codazzo di addetti muniti di soffiatore/aspiratore a motore provvedono a 'soffiare' foglie e pulviscolo dai marciapiedi e dagli anfratti verso la strada, dove la macchina aspiratrice li risucchierà. Che passi avanti, la tecnologia! Una volta le si spazzava tutte a braccia, con la ramazza e lo spazzolone. Si evitava l'inquinamento atmosferico dei motori a due tempi dei soffioni, si evitava l'inquinamento acustico degli stessi, si evitava di sollevare, insieme a foglie e coriandoli, anche le famigerate polveri sottili: pensate, si evitava di sollevare le PM10 senza nemmeno saperne l'esistenza di queste polveri micidiali.
Ora che, grazie agli scienziati tutti lo sanno (compresa l'amministrazione) si fa di tutto per rimetterle in circolazione nell'aria! Basti pensare che ogni soffione a motore sposta, in un ora di servizio, un volume d'aria pari a 720 metri cubi. Suggerirei di usare quegli attrezzi come aspiratori, inserendo il sacco raccoglitore: basta invertire l'interruttore d'uso e il gioco è fatto. La sporcizia e le foglie si raccolgono lo stesso, e non si solleva polvere ma la si aspira. Basta poco, non si pretende di ritornare alla ramazza. I lavori faticosi si devono evitare, d'accordo, ma non quelli dettati dal buonsenso.