L’amministrazione comunale, a sentirla anche ultimamente, pare inventare tante scusanti al crescente dilagare del disagio sociale universale in città dando pure seppur indirettamente la colpa alla cittadinanza che lavora, vive del proprio lavoro e che pertanto, susciterebbe invidia a dei scansafatiche. Allo stesso tempo, però, pare non accorgersi o non volerlo fare che, gran parte delle responsabilità, sono da attribuire alle sue scelte urbanistiche degli ultimi anni.Quella della rigenerazione al servizio del benessere del verde pubblico e della forestazione della collettività della fascia Nord Ferroviaria, in cambio della precedente attività industriale, appare essere una occasione persa da parte dell’Amministrazione comunale. L’area ex Corni è un evidente esempio.
Il terreno relativo era molto appetibile in termini di prezzo. Infatti, l’impresa interessata lo acquistò pagando la somma di euro 530 mila circa.
Dal Comune avevano spiegato a soltanto pochi cittadini coinvolti, che, appunto, era stato deciso di costruire lo studentato - diventato in seguito anche lavoralato- vicino alla stazione ferroviaria proprio per essere meglio al servizio dei residenti in esso, studenti o lavoratori che fossero, nei loro arrivi e nelle loro partenze.Chi ha studiato o lavorato in altre città e che tornava a casa settimanalmente o mensilmente o un per un più lungo intervallo di tempo, sa benissimo  che il fattore più importante per il pendolare di lungo soggiorno è la dimora vicino al luogo di studio, di lavoro ed eventualmente di svago e di ricreazione o verde, non invece, il luogo di arrivo e di partenza.I due palazzoni, in corso di ultimazione, rappresentano bruttezza ed è noto che, la bruttezza attira dispetto al contrario della bellezza che attira rispetto.
È un
Camillo Po