E’ vero che nel 1997, mentre Barbolini duellava col soprintendente, lo stesso Garzillo si impegnava con l’Unesco per il riconoscimento di Modena.
Come assessore ai Beni Culturali ho collaborato a lungo con Garzillo, contestando anche alcuni suoi pareri (ad esempio sull’intangibilità delle fondazioni dell’abbattuta Porta Sant’Agostino e sul bel Progetto Krier per piazza Matteotti ecc.) ma ce ne fossero di funzionari come lui! Anche se l’attuale, Luigi Malnati, è davvero bravo.
Competente, gran lavoratore, appassionato come pochi Garzillo merita un riconoscimento dalla città se non altro per le “castronerie” che ci ha evitato. Una per tutte quella dei due tralicci sghembi che voleva rifilarci Gehry. Sia chiaro: Frank Gehry è un architetto geniale ma quell’opera che ci propose altro non era che un progetto da lui pensato per una fiera temporanea statunitense.
Garzillo bocciò il progetto, Barbolini ricorse e la Commissione ministeriale gli rispose di “riprovarci” visto che l’oggetto proposto era “effimero”. E per forza, era stato pensato per una fiera temporanea.
Signor Sindaco, non è vero come dice il Comune “…che l’opera di Garzillo fu molto apprezzata all’epoca”, basterebbe rileggere le furibonde dichiarazioni di Giuliano Barbolini per sincerarsene, i suoi tentativi di scaricare su Garzillo gli errori della Giunta.
Vent’anni dopo quell’indispensabile aiuto, se non la cittadinanza onoraria non guasterebbe rivolgere all’ex soprintendente almeno un ringraziamento pubblico. Andrea De Pietri - ex assessore Cultura e Beni Culturali