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Rinaldi: 'Modena, sconcertante amore tra maggioranza di sinistra e Fdi'

Rinaldi: 'Modena, sconcertante amore tra maggioranza di sinistra e Fdi'

'Il prezzo di questa deriva lo pagano i cittadini, lasciati senza un’alternativa credibile e abbandonati a una politica di convenienza che non guarda al futuro'


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A Modena va in scena una dinamica politica che, pur non dichiarata apertamente, è chiaramente percepibile e rappresenta una novità sconcertante per il panorama nazionale: un amore implicito tra la maggioranza di sinistra, che governa la città, e Fratelli d’Italia, i quali sembrano aver abdicato al loro ruolo di opposizione, forse per mancanza di volontà o più probabilmente per una palese incapacità di assolvere a quel compito che dovrebbe essere il fondamento della loro presenza politica. Invece di esercitare una critica decisa e di proporre alternative credibili, Fratelli d’Italia sembra preferire le lune di miele politiche, una comoda passività che non richiede né sforzo né coraggio. Ed è così che assistiamo alla nascita delle “convergenze divergenti”, un nuovo concetto politico che supera persino le famose “convergenze parallele” democristiane, creando un’assurda geometria dove opposizione e maggioranza si muovono in un’armonia che tradisce ogni logica politica e ogni rispetto per gli elettori. Su temi cruciali come i rifiuti, l’urbanistica e la sicurezza, Fratelli d’Italia si scopre sorprendentemente di sinistra, si scopre filo-amministrazione, adottando posizioni che sembrano più adatte a un partito di governo che a una forza che dovrebbe vigilare, denunciare e proporre soluzioni alternative.
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Il tutto condito da un rigoroso e molto conveniente silenzio sui media, laddove invece sarebbero necessari interventi chiari e severi per richiamare l’attenzione sulle falle dell’amministrazione. Ma il silenzio, si sa, non compromette, non espone, non richiede giustificazioni, ed è proprio in questo silenzio che si consuma la vera sconfitta politica: quella di un’opposizione che ha rinunciato al proprio ruolo e che colleziona con scientifico rigore fallimenti su tutta la linea. E mentre i dirigenti cosiddetti restano senza imbarazzo, incuranti delle aspettative tradite e delle delusioni accumulate, il prezzo di questa deriva lo pagano i cittadini, lasciati senza un’alternativa credibile e abbandonati a una politica di convenienza che non guarda al futuro ma solo alla propria sopravvivenza.
Bruno Rinaldi - segretario provinciale Popolo e Libertà
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