Sicurezza Modena, una chimera. E ora i cittadini scendono in strada
Il nuovo sindaco Mezzetti ha ereditato questa triste realtà che, al momento, non è riuscito a porvi rimedio
I cittadini protestano perché sono rimaste lettera morta i tanti annunci e proclami dell’ex sindaco Muzzarelli che aveva promesso una città ‘pulita, ordinata, tranquilla, inclusiva e accogliente’, degna del Duomo e di piazza Grande, patrimonio dell’Unesco, ma anche sede di una Università, di una Accademia militare, di un importante Museo storico e nella quale ci vantiamo di vivere tra eccellenze motoristiche, culinarie, manifatturiere, storiche.
Invece hanno preso il sopravvento criminalità, droga, riciclaggio di tipo mafioso (come ha rilevato la Guardia di Finanza), smog e aria irrespirabile (secondo l’Arpae), problematica raccolta dei rifiuti, deficitario trasporto pubblico (parola dei sindacati), esasperato consumo del suolo a scapito del verde (siamo tra i primi anche in questa classifica secondo Legambiente), traffico automobilistico che in certe ore paralizza la circolazione, piste ciclabili da rifare e ridisegnare perché pericolose. Di qui la reazione dei modenesi, stanchi, avviliti, sconsolati, per dovere vivere in una città dalle mille emergenze mai conosciute prima.
E il nuovo sindaco Mezzetti ha ereditato questa triste realtà che, al momento, non è riuscito a porvi rimedio visto che di risultati, come affermano i cittadini arrabbiati, non se ne sono ancora visti.
Inaccettabile davvero.
Cesare Pradella
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