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Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.
Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì. Siamo giunti oggi alla sedicesima puntata.
Si tratta, come già detto, un resoconto effettuato da una delle parti in causa (anche se i dati sono diffusi direttamente da Hera e quindi non smentibili), ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento.
PER ORA HERA NON HA VOLUTO COMMENTARE
Dopo la ricerca prescritta dalla VIA, il parere dell'Ordine dei Medici e una analisi sui dati del Registro Tumori, oggi la seconda parte dell'indagine Moniter.
N.4-Moniter, seconda parte.
2011 2 dicembre Moniter pubblica i risultati definitivi. Da notare di nuovo i componenti del gruppo di lavoro e gli Enti di provenienza. Presumiamo che tutti i componenti concordino con le conclusioni, non abbiamo notizie di comunicati difformi. Sono 39 quadri, faremo una sintesi. Integrale a richiesta.
Agli effetti riproduttivi, anticipati un anno prima vengono aggiunte le problematiche oncologiche.
Permane il raggio di indagine di 4km dall’inceneritore.
Viene confermato il dato di associazione tra “ esposizione e nati pretermine ” anticipato un anno prima dallo stesso gruppo.
Per le patologie oncologiche una citazione specifica per Modena come area di indagine.
Per la zona di Modena, si rileva un aumento dell’incidenza per i linfomi non Hodgkin, patologia già emersa in tante ricerche nel possibile rapporto salute inceneritori, compreso il SIA di Modena del 2003.
Confermata (purtroppo) anche nei risultati finali.
Tutto questo conclude il grosso dei lavori di Moniter. Vengono confermati i risultati preliminari di un anno prima sui nati pretermine. Viene aggiunta una associazione tra i Linfomi non Hodgkin e gli inceneritori, per la zona di Modena in particolare. Associazione già individuata in molte ricerche, ad esempio il SIA di Modena del 2003. Le conclusioni di Moniter, dopo 4 anni, 3 milioni di Euro e le migliori compentenze sanitarie disponibili in regione e altrove, non hanno cambiato nulla nell’uso degli inceneritori, Modena anzi aumenta costantemente le quantità bruciate. Esattamente come un’ anno prima, all’uscita dei risultati preliminari. Dal punto autorizzativo non succede nulla, nessuno degli Enti autorizzanti ha modificato “al ribasso” le autorizzazioni concesse.
2011 2 dicembre mattina Un piccolo giallo: il doppio comunicato della Regione
E’ il giorno della presentazione dei risultati definitivi di Moniter, la conferenza pubblica è fissata per le ore 9.00 a Bologna nei locali della Regione. Poco prima la Regione ha emesso un comunicato (che non abbiamo e non riusciamo a reperire) sui risultati sanitari di Moniter non esattamante corrispondente a quanto poi comunicato in sala dai Ricercatori. Certe evidenze sanitare avverse alla salute, emerse da Moniter, nel comunicato della Regione erano “dimenticate” o “attenuate”. Lasciamo il racconto dei fatti al Presidente del Comitato Scientifico di Moniter, Prof. Benedetto Terracini, presente in sala.
Testo dal sito della rivista Epidemiologia e Prevenzione. (da leggere tutto, i paragrafi del comunicato sono nel riquadro rosso).
La cosa ha avuto un certo rilievo sulla stampa, da “ Il Fatto Quotidiano”:
2011 2 dicembre ore 19.45 Questo sotto è il comunicato nella seconda versione, aggiornato dopo le proteste del Prof. Terracini, tuttora rintracciabile nel sito della Regione. Conferma punto per punto le conclusioni di Moniter. Ma nessuno degli aventi titolo le applica agli atti autorizzativi.
2011 2 dicembre ore 19.10 Come paventato dal Prof. Terracini, i risultati di Moniter non trovano applicazione pratica. Moniter sfocia in un progetto più grande, Supersito, che si occupa di tutti i tipi di inquinamento atmosferico in tutta la regione Emilia Romagna.
Di fatto le indagini specifiche sugli inceneritori per la Regione finiscono qua. La Regione abbandona l'idea di approfondire il solo argomento dell'inceneritore.
Supersito costerà 7 milioni di euro, che sommati ai 3 di Moniter sono 10 milioni di euro, in un arco temporale di almeno 10 anni di ricerche, ma soprattutto anche durante i lavori di Moniter e Supersito si continua a incenerire, incenerire e ancora incenerire rifiuti. Non esattamente quanto indicato dagli Ordini dei Medici prima e successivamente da Moniter.
Una forma di conferma indiretta di volontà di incenerimento arriva dopo un anno e mezzo…
2013 14 agosto La Provincia di Modena concede la categoria energetica R1 all’inceneritore. Questa concessione, tra le altre cose, di fatto liberalizza l’accesso ai rifiuti urbani da fuori provincia per l’inceneritore di Modena, e infatti ne arriveranno ulteriori circa 30.000 t/a. Nella autorizzazione R1 non c’è nessuna prescrizone tesa a limitare/azzerare la possibilità di importare e successivamente incenerire tale nuova tipologia di rifiuti.
Conclusioni : nelle premesse Moniter doveva essere la ricerca conclusiva ai cui risultati e indicazioni tutti, politici e cittadini, avrebbero adeguato i comportamenti futuri. Questo in ragione degli Enti Promotori, impegno scientifico e finanziario profuso e per la specifica tematica dedicata agli inceneritori della Emilia Romagna. Non è andata così.