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Dossier inceneritore, il netto parere anti-incenerimento dei medici emiliani e il Bersani furioso

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Era il 2007 quando la Federazione regionale degli Ordini dei Medici chirurgici chiedeva di non autorizzare la costruzione di altri inceneritori perché 'fortemente preoccupati per il supposto impatto negativo sulla salute'


Dossier inceneritore, il netto parere anti-incenerimento dei medici emiliani e il Bersani furioso
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Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.

Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì. Siamo giunti oggi alla tredicesima puntata.

Si tratta, come già detto, un resoconto effettuato da una delle parti in causa (anche se i dati sono diffusi direttamente da Hera e quindi non smentibili), ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento. 

PER ORA HERA NON HA VOLUTO COMMENTARE


Dopo la ricerca prescritta dalla VIA che abbiamo pubblicato venerdì oggi ci concentriamo sul parere dell'Ordine dei Medici di Modena (e altri Ordini Provinciali) e Ordine dei Medici Regionale Emilia Romagna.

Con questa puntata usciamo dal percorso autorizzativo. Vuol dire che qualunque cosa emerga e/o venga detta da fonte anche autorevolissima, non vincola l’Ente Autorizzante a tenerne conto. Perché per la Politica vale solo sempre e comunque quella valutazione “Positiva” espressa nella Via,  e il “… non suggeriscono il verificarsi di effetti gli esiti nocivi sulla salute riproduttiva…” espressa fin’ora come “conclusione” nelle varie uscite successive della ricerca prescritta dalla Via. Con ciò è autorizzata a proseguire l’incenerimento rifiuti con tutto quanto indicato nelle puntate precedenti, aumento oltre le 200.000 t/a, rifiuti da fuori Modena...

20-02-2006  L’ Ordine dei Medici di Modena riceve in audizione il Comitato MSA. Il Comitato MSA espone  tutte le argomentazioni, dubbi e perplessità note alla data della audizione.

Nello stesso periodo ODM ha una serie di audizioni  con altri soggetti coinvolti sul tema inceneritore, ad es. Ausl, Arpa, ecc.

13-06-2006 L’ Ordine dei Medici di Modena  emette il già citato comunicato fortemente critico sul raddoppio.

Questa è la versione integrale pubblicata sul bollettino ufficiale.  Non si tratta di una ricerca vera e propria, ma è estremamente chiaro nel denunciare i rischi da incenerimento. Invitiamo alla lettura del documento e in esso ritroviamo molti degli elementi di criticità evidenziati in queste pagine. Si veda ad esempio al paragrafo 1 sulla carenza di informazione e il 2  con riferimento alle politiche di salute dei Piani Per la Salute, PPS, fortemente volute dalla regione. Oltre a questo comunicato l’Ordine dei Medici fa anche un esposto dai contenuti analoghi alla Magistratura. 

Importante il voto UNAMINE dell’intero consiglio direttivo, consiglio che rappresenta tutte le diverse componenti sociali  della città. Da questo comunicato, vista la netta presa di posizione anti raddoppio, nasceranno una serie di polemiche ostili di contestazione da parte dei Raddoppiatori e di difesa dalla parte opposta.  Il Presidente dell’Ordine, dottor Nicolino D’Autilia si impegnerà intensamente nei mesi/anni successivi in molteplici eventi pubblici, alcuni dei quali organizzati da noi, nella difesa delle tesi sostenute nel documento.  Da parte del Comitato MSA un sentito GRAZIE.  

2006 Novembre  Le polemiche aumentano, si veda sui media locali dell’epoca, dovute alla decisa ostilità dei Raddoppiatori  ad accettare il contributo dell’Ordine dei Medici  e tanto meno a cambiare idea sul raddoppio. Tant’è che dopo qualche mese lo stesso Ordine dei Medici di Modena pubblica un ulteriore comunicato di precisazione, ove il messaggio anti inceneritori viene ulteriormente rinforzato. 

2006-2007 Altri Ordini dei Medici Provinciali della Emilia Romagna, per una specie di effetto domino, ricordiamo Ferrara, Forlì, Ravenna,( ci scusiamo con i non citati),  emettono comunicati analogi a Modena.  Citiamo brevemente alcuni  stralci di  Ravenna.

Pienamente condivisibile anche questo documento. Facciamo notare la  ricomparsa della segnalazione di associazione Inceneritori-Linfomi non Hodgkin già apparsa nel SIA prodotto da Meta a Modena.

2007 10 settembre Federazione Regionale Emilia Romagna degli Ordini dei Medici, FRER ORDINI.  La FRER  ORDINI emette un comunicato dove, dopo la citazione  del caso Modena, si invitano i Decisori Politici a non autorizzare la costruzione di altri inceneritori. Un evento epocale.

Questo intervento, che chiede ai decisori politici di tutta Emilia Romagna di non autorizzare nuovi inceneritori,  spiazza tutti,  soprattutto i decisori politici. L’ autorevolezza e la dimensione regionale  della fonte, unita alle prese di posizione degli Ordini dei Medici delle singole Province, tutte convergenti nel mettere pesantemente in discussione la scelta di incenerire i rifiuti fatta dalla Politica,  creano qualcosa di mai visto. L’eco di tutto questo arriva a Roma e… succede quello che non ti aspetti:

2007 4 Ottobre,  Il Ministro dello Sviluppo Economico  Pierluigi Bersani, , reagisce alla presa di posizione della FRER ORDINI con questo documento dichiaratamente ostile e  chiedendo a ministri della Sanità Turco e della Giustizia Mastella di indagareben tre Ministri impegnati!  Leggere sotto. Si prega di leggere tutto il documento:

Ripetiamolo: la FRER ORDINI ha chiesto di non autorizzare nuovi inceneritori, ma ne esistono già 8 in regione, e la FRER ORDINI  non ha affatto chiesto di chiudere o demolire gli esistenti! Per rendere l’idea il gruppo HERA all’epoca disponeva già di inceneritori per circa 600.000 tonnellate all’anno. Stava procedendo ad un piano di ammodernamento/potenziamento di tali impianti, certo  importante ma non strutturale o ex novo. 

Sicuramente il contenuto del testo è nelle prerogative del Ministro, ma ci rimane, anche dopo 10 anni, sconcertante.  E a tutt’oggi onestamente, con tutto il rispetto per l’on. Bersani  non abbiamo ancora ben compreso la necessità del documento stesso e nemmeno i toni e gli argomenti usati.  Provare a immaginarle sarebbe dietrologia, per giunta a scoppio ritardato, e non ci appartiene. Per dovere di cronaca ci risulta che la vicenda non abbia avuto alcun seguito da parte dei Ministeri interessati.

2007- 6 Ottobre La FRER ORDINI due giorni  dopo il comunicato del Ministro Bersani  risponde a tono e prosegue per la sua strada.

2007 13-novembre L’ INFORMAZIONE c’è spazio anche per una risposta “modenese” alla questione

2007  26 Novembre  Il Comitato MSA vince il ricorso al TAR sulla AIA 2006.

Aggiungiamo questo evento, oltre alle prese di posizione degli ODM e di FRER sulla salute, sommati alle già note questioni impiantistiche: filtri scr, numero di forni, rifiuti da fuori, ecc.  per (ri)chiedere alla Provincia di rifare la VIA.  Invece la Provincia continua ad  approvare una AIA dietro l’altra, nel 2008 e ancora nel 2010. Sono le Autorizzazioni Integrate Ambientali, i documenti che autorizzano il Gestore a esercire la nuova linea.  Dando così una “risposta” indiretta al dibattito sulla salute:  si tira dritto con il raddoppio!

Comitato Modena Salute Ambiente


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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