Nuovo appuntamento a cura della Fondazione San Carlo di Modena con il ciclo 'Viaggio. Esperienza del limite e conoscenza dell’alterità nella cultura occidentale', titolo della conferenza ' L’ascesa di Petrarca al Mont Ventoux'.
L’incontro, venerdì 18 febbraio alle 17.30, si svolgerà esclusivamente online e sarà dedicato a illustrare l’importanza che nella storia della cultura occidentale ha assunto la scalata al Mont Ventoux effettuata da Francesco Petrarca nel 1336, stando al suo stesso resoconto. Quella occasione permise al poeta di riflettere sulle grandi questioni dell’esistenza umana, e in particolare sulle sue fragilità e le sue esitazioni.
La storia dei viaggi in Occidente comprende tanto spedizioni lunghe e avventurose quanto viaggi brevi, ma non per questo meno impervi e insieme ricchi di significato. È il caso della scalata del Mont Ventoux che, secondo la tradizione, Petrarca compì insieme a suo fratello Gherardo nell’aprile del 1336. Quella passeggiata si rivelò per il poeta un’occasione per riflettere sull’esistenza umana, sulle sue fragilità e le sue esitazioni. Ma davvero ebbe luogo questa scalata? O si tratta, piuttosto, di un’allegoria della condizione umana, dell’inquietudine che prova l’essere umano nel mondo, sospeso tra l’attaccamento alla vita materiale e la volontà di cogliere il trascendente? E se quella lettera fosse una risposta a un altro celebre viaggio allegorico, la Commedia di Dante? Lo scopriremo venerdì 18 febbraio in compagnia dello storico della filosofia Mauro Bonazzi (nella foto), professore di Storia della filosofia antica - Università di Utrecht e Università di Milano.
Stefano Soranna
Fondazione San Carlo, incontro su Petrarca e l'ascesa al Mont Ventoux

La storia dei viaggi in Occidente comprende tanto spedizioni lunghe e avventurose quanto viaggi brevi, ma non per questo meno impervi
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