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'Premessa: l'evento del concerto di Vasco Rossi è stato organizzato bene, anzi benissimo. Pertanto va il plauso all’amministrazione comunale, alle Forze dell’Ordine, ai tanti volontari, ma anche ai cittadini Modenesi che hanno saputo reagire in modo responsabile e disciplinato, ma soprattutto, accogliente. Passata questa esperienza, c’è da chiedersi, la 'Città di Modena' cosa ci ha guadagnato? Sarebbe bene che l’amministrazione comunale faccia al più presto un bilancio per capire se le casse Comunali e la comunità Modenese ci hanno perso o guadagnato. E anche quale sia la effettiva ricaduta in termini non solo economici?' A intervenire in questi termini è il consigliere Antonio Montanini di Cambiamodena.
Un intervento che arriva proprio nel giorno in cui si apprende dalla Gazzetta di Modena che «Il Marchio Modena Park è di proprietà di Vasco, come affermato dall'avvocato Vittorio Costa, il legale che cura gli interessi del rocker.
Regolarmente depositato, simbolo del grande evento del 1 luglio, 'Modena Park' lo potrà utilizzare solo ed esclusivamente Vasco Rossi, salvo deroghe. Significa che i prossimi eventi che il Comune deciderà di fare al Parco Ferrari dovranno avere un nome diverso, solo Vasco potrà acconsentire a farlo diventare un marchio anche per la città'.
Un bello schiaffo al di là del teatrino di ringraziamenti tra Vasco e il sindaco.
'Ora la maggior parte degli introiti sono finiti alla Best Union di Bologna, la maggior parte degli appalti a società non di Modena e così via… I 'ritorni di immagine' non si possono quantificare e non illudiamoci che vengano a visitare Modena perché c'è stato il concerto di Vasco Rossi, anche perché la nostra criticità è riuscire ad attirare turismo dall'estero.
L'umore della cittadinanza, il sentirsi 'Modenesi' orgogliosi di quanto si è fatto ha sicuramente un valore ma non di tipo economico 'ci fa stare meglio' ed anche questo è un aspetto importante. L'esperienza acquisita deve servire ad inaugurare una stagione di eventi per la città ma che devono essere gestiti nel modo meno impattante possibile per i suoi abitanti, così da poter creare valore per la comunità intera - continua Montanini -. Non penso però che sia ripetibile un evento di tale portata, anche perché di Vasco ce n’è solo uno e difficilmente ci potrà essere un’altra opportunità equivalente. Ciò detto penso che i modenesi possano invece iniziare a ragionare se è possibile istituire un appuntamento annuale che permetta a Modena di essere al centro dell’attenzione nazionale o internazionale. Noi proponiamo di organizzare a Modena la “Settimana della Gioventù”. Alcuni giorni dedicati ai giovani ai quali offrire un momento di incontro per lo svago, il divertimento, la cultura, l’orientamento allo studio, la formazione, le opportunità di lavoro. Il luogo giusto potrebbe proprio essere il Parco Ferrari. Un consiglio all’amministrazione comunale - chiude Montanini -. Non pensiate che i 220.000 spettatori si trasformino in voti, dal giorno dopo l’evento, tutti i problemi della città sono ancora lì sul tavolo. La novità è che i cittadini ora hanno constato che, se si vuole, “si può fare,” quindi, pretenderanno di più rispetto a prima. Pertanto, forza e coraggio, c’è ancora tanto lavoro da fare. Se però non si coglierà questo stimolo, allora l'evento non rappresenterà altro che “Panem et circenses” buono solo per staccare forse un biglietto di prima classe per Roma'.