Modena, anche l'aceto balsamico traina il turismo
Presentato il primo Rapporto sul turismo dell’Aceto Balsamico di Modena e dell’Aceto Balsamico Tradizionale
Le fonti di informazione privilegiate per i turisti sono i social media visivi – Instagram (30%), TikTok (27%), YouTube (23%), affiancati dal passaparola e dalle guide enogastronomiche. Da evidenziare anche l’uso dell’intelligenza artificiale come fonte di ispirazione di viaggio.Le esperienze più desiderate hanno una forte componente sensoriale e interattiva: ristoranti con menù a tema (57%), degustazioni professionali (54%), corsi di pairing (51%) e di cucina (50%). Il confronto con le esperienze effettivamente fruite rivela ampi margini di sviluppo, soprattutto per le attività più desiderate.“Il potenziale di sviluppo turistico per il territorio dell’Aceto Balsamico di Modena e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è altissimo – ha commentato Roberta Garibaldi, presidente di Aite-Associazione italiana turismo enogastronomico – e i Consorzi di tutela avranno un ruolo chiave come attivatore e aggregatore dell’offerta, favorendo il lavoro in rete e l’integrazione con le DMO locali e con le guide turistiche e con le DMO, in un’ottica di coordinamento e valorizzazione complessiva del territorio”.“Il report realizzato da Roberta Garibaldi -commenta Enrico Corsini, Presidente di Le Terre del Balsamico e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - rappresenta uno strumento prezioso per comprendere e sviluppare il turismo legato agli Aceti Balsamici di Modena.
Offre una visione chiara delle potenzialità del nostro territorio e conferma quanto sia strategico promuovere insieme cultura, ospitalità e tradizione per valorizzare un prodotto simbolo dell’identità modenese.”“I Consorzi sono sempre più coinvolti nell’organizzazione e regolazione dell’incoming turistico: e ciò non solo per naturale vocazione, ma anche perché dallo scorso anno il Regolamento Europeo ha assegnato ai Consorzi riconosciuti proprio la funzione di supervisione di quello che oggi chiamiamo “Turismo DOP” – afferma Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena - I Consorzi sono cioè chiamati a svolgere alcune importanti attività, dall’organizzazione di manifestazioni locali alla preparazione delle aziende circa i migliori criteri di sicurezza e igiene per l’accoglienza dei visitatori, nonché la condivisione dello storytelling sul territorio e sul prodotto, per una corretta informazione e la creazione di un efficace sviluppo turistico intorno al prodotto”.
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