Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Sopralluogo col ministero in corso all'ex ospedale Sant'Agostino di Modena, il complesso al centro dell'ambizioso progetto di riqualificazione culturale che tiene banco in città e su cui ora il dicastero guidato da Alberto Bonisoli (M5s) ha deciso di vederci chiaro. La visita in occasione dell'ispezione tecnica del ministero, innescata per fare il punto su tutto il progetto come emerso venerdì scorso, era in programma alle 11 ma si è partiti prima, visto che già verso le 10.20 diversi addetti ai lavori erano dentro.
Si tratta di un primo approccio col nuovo Governo tra Modena e Roma, in presenza della soprintendente Cristina Ambrosini (che segue i territori di Modena, Reggio e Ferrara oltre alla Bologna metropolitana), per rimettere in fila gli obiettivi del capitolo Sant'Agostino dopo lo stralcio delle torri e del progetto particolare firmato Gae Aulenti.
Fuori dal palazzo del Sant'Agostino si riconoscono in mattinata cinque tecnici arrivati da Roma, tra ispettori e funzionari del ministero: ci sono Annalisa Bottoni, capo della segreteria tecnica del ministero dei Beni culturali, e l'architetto Martina Murzi, sempre della segreteria ministeriale, oltre ad Ambrosini e Sabina Magrini, del segretariato regionale del ministero dei Beni culturali.
Per l'Universita' entra il prof Anto De Pol, che dice subito di apprezzare il metodo di una cultura 'partecipata' tra i diversi attori della citta' chiamati in causa, e per il Comune è presente il direttore generale Pino Dieci, oltre alla dirigente urbanistica Maria Sergio e a vari progettisti. Non c'è invece la senatrice emiliana M5s Michela Montevecchi, che ha dovuto rinunciare per altri impegni oggi ma che rappresenta in sostanza la componente politica attivata in questa fase sul Sant'Agostino.
Assente Montevecchi, infatti, sembrava dovesse sostituirla nel corso del sopralluogo Marco Bortolotti, consigliere comunale pentastellato che sta seguendo in prima persona il percorso: alla fine, tuttavia, Bortolotti avrebbe scelto di rinunciare, dopo un colloquio di 'opportunita' politica' con Dieci (visto anche che, nella sua veste di consigliere di minoranza, sarebbe stato dentro l'unico rappresentante del Consiglio cittadino a partecipare al sopralluogo). La giornata prevede evidentemente anche un passaggio al palazzo dei Musei (dove la prestigiosa biblioteca alla fine dovrebbe rimanere) con la direttrice delle Gallerie estensi Martina Bagnoli, altro soggetto culturale interessato nella partita del Sant'Agostino.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>