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'Mi sento tradito e umiliato da un partito che ho amato profondamente. L'unica cosa che conta nel Pd è reprimere il dissenso. Io ne ho abbastanza'. Nella loro purezza le parole con lui il segretario cittadino dei Giovani Pd Gregory Filippo Calcagno dice addio al suo partito sono quasi commoventi. Parla di dolore, di amore, di disagio e di tradimento questo ragazzo di 20 anni dai lineamenti dolci.
Categorie pre-politiche, ma che con la politica dovrebbero avere molto a che fare. Cita Mark Twain per giustificare il suo addio e con una forza adolescenziale scardina un apparato penoso. Fatto di riti e di sentimenti da supermercato. Sono parole fresche quelle di questo ragazzo di 20 anni che stridono con gli appelli da salumieri delle emozioni dei vari Bonaccini, Richetti, Bortolamasi stesso. Giovani (i primi due nemmeno più giovani) vecchi.
Vecchi da sempre.
Non c'è la colonna sonora di Ligabue o di Jovanotti a fare da sottofondo alle parole di Calcagno, non ci sono gli applausi e non c'è un 'noi' che protegge da cadute ed errori. Sono le parole di chi denuncia che la casa in cui abita fa schifo. La propria famiglia è corrotta. Ed ha la forza di farlo, senza temere ritorsioni, senza strategie, senza punizioni divine. Le colonne d'Ercole si possono superare, non è detto che oltre ci siano sempre i leoni. O forse è così. Ma vale la pena andare a vedere. E Filippo Calcagno ha deciso di uscire di casa.
E' una lettera lunga, apolitica e visibilmente sincera quella di questo 20 enne. Merita di essere letta tutta. Non è la Leopolda. E si vede.
Trapela travaglio vero e sofferenza, che forse va anche oltre la politica, si intreccia con la vita e con affetti altri, ma che nella politica ha trovato una dimensione.
Ha scelto una strada in salita Filippo Calcagno, ma evidentemente non poteva fare altro. Non cita neppure il suo approdo (forse Articolo 1) perchè ora è solo il tempo dell'addio. Senza compromessi e senza paracadute. Si rischia di più così, si rischia tanto in tutti i sensi. Si è soli. E non si torna più indietro. Ma, chissà, il panorama alla fine potrebbe essere stupendo. O forse no.
Una cosa è certa e vale per tutti: se a 20 anni è possibile essere così, parlare così, senza vergogna e senza rete, allora è possibile per tutti sognare ancora un futuro a Sinistra. Quella vera.
Leo