articoliIl Punto
Aimag, l’aumento di capitale è la strada per l’abbraccio a Hera
La Pressa
C’è la forte possibilità che l’aumento venga sottoscritto solo da Hera, che così nei fatti otterrà la maggioranza della società e il suo controllo
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Il tiramolla sui bilanci di Aimag, chiusi e deliberati in netto ritardo rispetto ai termini ordinari, ci aveva lasciato con diverse perplessità. Solo in parte fugate da una prima e sommaria analisi dei dati. Ma al netto dei puri dati di bilancio, che possono risentire di talmente tante variabili da non essere di per sé dirimenti, ci sono diversi elementi che fanno propendere per una crisi della municipalizzata della bassa - oggi guidata dalla presidente Paola Ruggiero (nella foto) - ben più profonda di quelle che possano essere le apparenze.
Intanto c’è la questione finanziaria: con la mancata distribuzione dei dividendi ai soci, dopo un’erogazione parziale obtorto collo nel 2023. Nonostante le forti pressioni in tal senso dei comuni, in crisi sui bilanci a loro volta e costretti, chi più chi meno, a aumentare le tasse per far quadrare i conti di fine anno. Con l’aspetto tragicomico che – restando nel bacino Aimag - il PD di Mirandola critica l’aumento delle tasse della maggioranza di destra, mentre la minoranza di destra di Carpi critica per lo stesso motivo il PD: il solito teatrino di una politica che invece di fare fronte comune e chiedere conto a Aimag di dove siano finiti i soldi, cercando soluzioni anche drastiche ai problemi che si stanno trascinando da anni, si scanna su come tamponare le conseguenze.
Negli ambienti si dice anche che le banche abbiano chiesto un piano industriale chiaro e maggiori garanzie di rispetto degli accordi sottoscritti, stanche di procedere di waiver in waiver. Perché se è vero che la posizione netta di gruppo si assesta sui 3,5 anni di rientro sul margine lordo, è anche vero che i quasi 330 milioni di debiti residui al 2023 non danno quella tranquillità che sarebbe necessaria in un periodo così turbolento. Di certo sui conti del gruppo pesa la scelta di acquistare per oltre 50 milioni di euro, attraverso la controllata Sinergas, il ramo gas di Soenergy, azienda ferrarese in liquidazione e con un patrimonio netto negativo nel 2022 di quasi 7 milioni. E che nel medio termine non è detto che possa portare abbastanza ricavi e utili da ripianare l’investimento – avendo di fatto Sinergas acquisito non impianti ma clienti in un mercato libero, soggetto a forte concorrenza. Ma che invece potrebbe penalizzare notevolmente Aimag per quello che riguarda le future gare, laddove lo stato dei bilanci non potesse garantire le necessarie basi per aggiudicarsi i servizi. Una scelta peraltro fatta dalla dirigenza senza passare per i Consigli Comunali, aspetto politicamente molto grave.
Ci sono poi stati, nell’ultimo anno abbondante, alcuni dimissionamenti importanti e non proprio concordati di vertici dell’azienda, con polemiche e strascichi di diverso ordine. Senza entrare nel merito di chi e perché, che esulerebbe dallo scopo di queste analisi, l’aspetto che pare emergere è che fra il socio politico e privato, il Cda indicato prevalentemente dalla politica e il management di prima fascia ci siano rapporti ormai fortemente deteriorati. E che siano in atto diverse manovre atte a scaricare il più possibile barili e colpe. Anche in questo caso, invece di fare fronte comune per il bene dell’Azienda.
Per questo secondo diversi osservatori ci saranno forse già entro l’anno, o comunque entro la primavera, grandi novità. Con un nuovo piano industriale, che dovrà essere supportato da soldi freschi. Se non altro i sindaci capitanati da Riccardo Righi di Carpi, socio pubblico di maggioranza relativa, non stavano mentendo nell’affermare che non sono intenzionati a vendere quote di Aimag – anche perché in questo momento ogni vendita sarebbe una svendita. Ma quello che pare invece prospettarsi è un sostanzioso aumento di capitale. Che gli stessi comuni difficilmente potranno coprire. Per questo c’è la forte possibilità che l’aumento venga sottoscritto solo da Hera, che potrà così salire nelle quote relative e ottenere finalmente, assieme alle Fondazioni, la maggioranza della società e il suo controllo effettivo.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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