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Colpo di scena ieri sera sulla sorte del governo Mario Draghi. Il tanto atteso voto su Rousseau non si farà. Almeno per ora. Lo scontro tra i Cinque Stelle ha costretto infatti Beppe Grillo a rinviare il voto degli iscritti online per evitare una spaccatura che sarebbe stata fatale al successo del tentativo dell'ex presidente della Bce. 'Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po' di pazienza. Ho detto no alla Lega e lui mi ha risposto... non lo so, vediamo...' ha detto Grillo in un video pubblicato ieri su Facebook dopo aver incontrato il premier incaricato. E ancor: 'Io aspetterei un attimo a fare delle domande a cui dovete dare delle risposte, se dobbiamo andare o non andare'.
Insomma, Grillo con la scusa (un po' patetica) che Draghi si chiarisca le idee, aspetta a fare delle domande agli iscritti, perchè sa benissimo che al momento le risposte non sarebbero quelle che egli desidera per sostenere quello che fino a ieri era uno degli uomini-simbolo contro cui lottare.
E a ben vedere la farsa democratica interna ai 5 Stelle è solo l'iperbole del vuoto di democrazia che l'Italia ha deciso di accettare in nome di una smodata fiducia nell'ex presidente della Banca centrale Europea. Se l'Italia è stata commissariata ormai dall'Europa e gli italiani sono pure felici, non c'è in fondo da stupirsi che il comico genovese commissari il popolo dei 5 Stelle da lui stesso creato.
Perchè questo non è tanto il governo di Unità nazionale, auspicabile in un tempo di emergenza, quanto il governo europeo su una Italia ormai arresa, frutto di una politica che ha alzato bandiera bianca e che non ha colto la possibilità di scegliere in proprio durante la crisi di Governo (approdando magari a un Governo allargato, ma nazionale), ma ha deciso di delegare tutto a Bruxelles dietro al paravento di Draghi. Bruxelles che a ovviamente non vedeva l'ora di poter gestire i soldi affidati agli italiani (e pagati dagli altri Stati europei) nella ormai consapevolezza che gli italiani da soli non sarebbero stati in grado.
I 5 Stelle trattati da bambini incapaci di scegliere e gli italiani trattati come un popolo di incapaci di intendere e di volere, tanto da dover essere affiancati da un amministratore di sostegno. Tutto questo ovviamente al di là dei meriti di Draghi e del successo o meno del suo operato: competente o incompetente, affidabile o non affidabile, una balia resta sempre una balia.
g.leo.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>