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Tre istantanee scattate ieri sera alla festa di Ponte Alto per testimoniare cosa è oggi il Pd a Modena.
1. Ore 21.00: alla Sala Europa parla il deputato Francesco Boccia e il consigliere regionale Luca Sabattini: ad ascolarli 13 persone, scese a 11 dopo mezz'ora.
2. Ore 21.15: al Palaconad Matteo Richetti, intervistato dal direttore della Tv delle Coop (Ettore Tazzioli che dal palco afferma di aver votato Sì al referendum di dicembre), attacca frontalmente tutto il 'vecchio' mondo ex comunista. L'anima storica delle feste dell'Unità. Il democristiano Richetti attacca Bersani, D'Alema e tutti i simboli di Ponte Alto e in platea lo applaudono pure.
3. Ore 23.45: all'uscita della Festa il capo dei volontari Pd (ah i volontari...) di Ponte Alto, Eudes Canali, è ancora al lavoro su un muletto. Come sempre, da decenni a questa parte.
E allora viene da chiedersi cosa sia rimasto oggi di 'sinistra' in questo Pd. Viene da pensare a Eudes Canali, con i suoi baffi e con il pugno alzato, alla sua voglia di andarsene espressa pochi mesi fa (poi venne convocato a Roma da Orfini e venne convinto a restare). Viene da pensare alla gloriosa storia comunista che ha calcato il terreno di Ponte Alto derisa e umiliata dalle parole di Richetti. Ridere di Bersani a Ponte Alto è come ridere del Papa a San Pietro. Loro sono i tavoli, l'aria, l'acqua, il vino, i singoli alberi di Ponte Alto. E' casa loro. Eppure è così. E nessuno dice nulla. Anzi: applausi. Non è rimasto nulla di sinistra a Ponte Alto: la festa dell'Unità non ha cambiato nome. Non serviva perchè oggi si tratta dell'Unità democristiana. I cattolici hanno fagocitato la sinistra, anche a Modena.
E poco importa ci siano tre volontari in meno: lo scippo è compiuto. Il Pd da fusione a freddo è divenuto distruzione della sinistra ad opera degli ex democristiani-renziani. Alla sinistra non resta che la riserva indiana di Art.1.
E per chi credeva 'di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri' fa tanta tristezza. Così, a guardare Eudes Canali su quel muletto vien voglia di abbracciarlo. Ultimo baluardo del mondo che fu, resistente senza più una patria. Perchè la casa dove viveva se la sono mangiati pian piano ed egli resta ugualmente in uno spazio senza muri perchè non ha altro posto dove andare.
Un po' come viene voglia di abbracciare Peppone quando - nonostante l'evidenza - continua a voler pensare alla bellezza della 'sua Russia'. Soprattutto non vi azzardate a raccontarmi un'altra delle vostre stramaledette calunnie sulla vostra Russia, io voglio continuare a credere alla mia.
Leo
Foto Frizio (Foto Canali archivio)