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Su invito della direzione del giornale La Pressa, con molto piacere partecipo a ricordare la data ormai prossima della scomparsa di Enzo Ferrari, un Modenese noto in tutto il mondo: a me particolarmente caro.
Lo conobbi per la mia attività di vendita ed assistenza pneumatici per autoveicoli.
Si serviva per l'assistenza relativa alle sue vetture personali di un nostro punto di vendita molto vicino a dove egli abitava in Largo Garibaldi a Modena.
Tra le tante attenzioni che ebbe nei mei confronti, una graditissima tessera di ingresso permanente alla pista di Fiorano nata negli anni 70.
Mi permise inoltre di frequentarlo senza particolari formalità.
Trascorreva come sua abitudine tutti i pomeriggi nella nuova gestione sportiva e in pista a Fiorano ed è proprio in tali luoghi che la mia memoria ha molti indelebili ricordi di questa straordinaria Persona.
Cito un ricordo per tutti.
Un pomeriggio accompagnai mio figlio Gabriele a Fiorano con la finalità di farglielo conoscere.
Il dottor Gozzi ci introdusse nel suo ufficio, era già presente un'altra persona. Era un ex dipendente della Ferrari, Nino Bellei, credo fosse stato un capo officina in Trento Trieste a Modena in assistenza clienti per auto di serie.
Ricordo molto bene che rivolgendosi a Gabriele mio figlio, che allora aveva 10 o 12 anni, lo invitò a studiare a lungo e non a fare come lui che aveva smesso troppo presto gli studi.
E per rafforzare tale invito, con uno sguardo al tempo stesso serio e ironico gli disse: 'Studiando poco non sei mai alla pari quando incontri persone che hanno cultura, quando io incontro i giornalisti...'
Interruppe il nostro piacevole quanto informale incontro il dottor Gozzi che informava il Commendatore di un Cliente, un famoso cantante di Roma il quale era venuto per ritirare un'automobile in fabbrica a Maranello che avrebbe avuto il piacere di conoscerlo.
La risposta inaspettata ma alquanto lapidaria fu: 'Ma non vedi che sono impegnato? Digli pure che sara'per un altra volta'
Questo per affermare non solo la nota, notissima Modenesità dell'Uomo Ferrari, ma vorrei sottolineare e in tanti me lo hanno confermato, che per i suoi dipendenti Lui era sempre disponibile, direi anzi che si intratteneva sempre volentieri.
Rossano Candrini
Redazione Pressa
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