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Sono politicamente molto lontano dal dottor Samorì e non condivido la sua impostazione, ma riconosco per l'oggi e per diverso tempo passato la sua riflessione. Il Pd, ultima metamorfosi di quello che fu anche il mio partito, in quanto persona di sinistra, lavoratore cooperatore figlio di partigiano che di politica volontariamente si è sempre interessato, il Pd dicevo esercita direttamente ed indirettamente un monopolio del potere locale che lo mette in condizione di influire, anche pesantemente, su molti aspetti della vita della comunità ed anche delle persone.
Chi ha il potere lo gestisce a proprio vantaggio per consolidarlo, è strutturalmente così e il Pd non fa eccezione. Il fatto che sul territorio dalla Liberazione in poi non vi sia mai stato ricambio politico nel governo della città ha creato un solidissimo blocco di interessi trasversali e di controllo sociale crescente.
Questo è un fatto, come è un fatto che risorse e loro distribuzione sui vari aspetti della vita comunitaria dipendano da quel 'blocco di interessi politico, associativi, economici, finanziari che mi piace definire consociativismo emiliano modenese'.
Come è un fatto che il declino qualitativo e di rappresentatività nel tempi del ceto politico prima Pci, poi Pds, Ds, Pd e la sua crescente autoreferenzialita ne abbia attenuato la qualità democratica e lo abbia reso molto piu condizionato dai poteri forti locali in un mutuo scambio di vantaggi, visibile e tangibile. Il crescente distacco dalla politica anche a Modena da parte di tanti cittadini (l'attuale sindaco è stato eletto dopo un ballottaggio da una parte minoritaria dei cittadini aventi diritto al voto) non ha prodotto nel Pd modenese ed emiliano (Bonacciin è stato eletto con il 18 per cento degli aventi diritti al voto) nessuna riflessione ed apertura reale, anzi, questi governano 'muscolarmente' come se nulla fosse accaduto, dando segno di crescente intolleranza ed usando ogni mezzo possibile per evitare un confronto laico sulle questioni.
Forse farebbero bene a ricordarsi che anche per loro la buona eredità del passato e la sua rendita di posizione finirà, prima o poi, come è finita in tante città italiane che governavano e che hanno perso, a volte, purtroppo per me a favore del centro destra, altre volte, che valuto migliori, a favore dei 5stelle o di liste civiche di cambiamento.
Roberto Vezzelli - ex presidente Legacoop Modena
Ricordiamo che Roberto Vezzelli ha fatto per anni parte del 'Sistema-Modena'. Molti criticano le sue parole di oggi affermando che avrebbe dovuto denunciare a suo tempo il Sistema stesso. Una accusa che del resto dimostra l'esistenza di questo monopolio del potere. A Modena, insomma, se non si è al sicuro economicamente non si può criticare. Esattamente quello che ha affermato Samorì (infatti anch'egli è al 'sicuro'). Va dato atto comunque a Vezzelli il coraggio di dire la sua verità. Molti, pur avendo un paracadute solido, si guardano bene dall'uscire dal Sistema.
Leo