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Segreteria Pd Modena, l'ora delle candidature: contro Paradisi Muzzarelli pensa a Lenzini o addirittura a se stesso

Segreteria Pd Modena, l'ora delle candidature: contro Paradisi Muzzarelli pensa a Lenzini o addirittura a se stesso

Sullo sfondo resta il nome di Marika Menozzi che significherebbe continuare sulla strada del compromesso. Uno zero a zero sul quale Bonaccini punta


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Per il Pd di Modena è tempo di resa dei conti. Il nodo del segretario provinciale, dopo le dimissioni di Stefano Reggianini per il caso Amo, è ora stringente ed entro fine anno si arriverà in un modo o nell'altro a una epifania. In questi giorni sono in corso le assemblee nei vari circoli della provincia, discussioni a dire il vero un po' aleatorie perchè i nomi ufficiali in campo ancora non ci sono: anche per questo, per dare gambe a un dibattito ormai stantio, è imminente una svolta con le discese in campo formali.
Il quadro non è molto diverso da quello congelato prima della scelta ad interim di Marika Menozzi, ma stavolta una certezza pare esserci: il sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi sarà certamente della partita.
Sostenuto dal Pd che fa capo a Stefano Vaccari e a Luca Sabattini, Paradisi è il candidato che il sindaco di Modena Massimo Mezzetti (pur non iscritto al Pd) vorrebbe per cercare di imprimere una svolta nel mondo Dem.
Contro il primo cittadino di Castelnuovo si schiera invece la corrente Pd che fa riferimento al consigliere regionale Giancarlo Muzzarelli. Muzzarelli non ha una vero e propria controproposta, ma parte dalla certezza di non gradire il candidato del rivale Mezzetti.
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Tramontata l'ipotesi del sindaco di Castelfranco Gianni Gargano (nome autorevole ma che vorrebbe una difficile convergenza unanime che gli consenta libertà vera di azione da correnti e capi-bastone), Muzzarelli sta lavorando a due ipotesi. La prima è quella che porta al nome di Diego Lenzini. Una strada Modena-centrica che mortificherebbe la provincia rispetto al capoluogo (oggi Lenzini è segretario cittadino) e da leggere tutta in chiave anti-Mezzetti. La seconda ipotesi è ancora più dirompente: una discesa in campo dello stesso Muzzarelli, ma questo scenario appare più come una provocazione per sperare in una retromarcia di Paradisi.
Sullo sfondo resta il nome di Marika Menozzi che significherebbe continuare sulla strada del compromesso e - di fatto - lasciare in mano il partito agli attuali big con divisioni annesse. Uno zero a zero sul quale pare punti lo stesso Stefano Bonaccini, attento a non premiare nessuno per poter continuare a premiare se stesso, ma che al momento appare improbabile per l'indisponibilità della stessa Menozzi alle prese - da sindaco di Concordia - con il complicatissimo dossier Aimag.
Al momento dunque la previsione più accreditata è quella di un confronto vero (in assemblea o forse addirittura con un congresso) tra l'ala del vecchio Pd che fa riferimento a Muzzarelli e Lenzini e l'ala dei 'riformisti' di Mezzetti, con Massimo Paradisi.
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I numeri (tolta la montagna e una fetta di Modena città) pare diano ragione a Paradisi, ma come sempre, quando si va alla conta, non sono escluse sorprese.
Giuseppe Leonelli
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