Un bambino di quattro anni che viveva con la sua famiglia nel campo nomadi abusivo (ma non troppo visto che da anni quell'area in mezzo al nulla sotto il viadotto Tav è stata eletta a domicilio in cui fare scontare la pena a pregiudicati), visibile dalla strada Canaletto, sul lato che costeggia il lato sud del viadotto e collega all'argine del fiume Secchia. E morto, poco dopo l'arrivo all'ospedale, dopo essersi sentito male all'interno di una roulotte, presenti da tempo dell'area. Un campo oggetto di accese polemiche che avevano coinvolto l'amministrazione dopo la scoperta che lì aveva base una banda di nomadi specializzata nei furti di bancomat a Modena e nel nord Italia e dove le condizioni igieniche, soprattutto per i bambini erano a dir poco pessime. Con una discarica a cielo aperto. Dove solo di recente il Comune ha collegato l'acqua e ha posto due bidoni della spazzatura, sempre vuoti. Pare che il bambini avesse la febbre ma le sue condizioni si sono aggravate all'improvviso. Da qui l'allarme al 118 che ha prelevato il bambino dalla caravan e trasportato all'ospedale dove i medici non sono riusciti a salvarlo. Dalle prime informazioni sembra che le condizioni igieniche e di riscaldamento all'interno del caravan non fossero preoccupanti o tali da deteminare pericolo.
La procura modenese ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, finora pare non ci siano indagati. A stroncare la vita del bambino potrebbe essere stato un virus. Saranno i medici del laboratorio di microbiologia del Policlinico di Modena a cercare le risposte sulle cause.
Campo nomadi abusivo sotto la Tav, bimbo di 4 anni muore in roulotte
Il bambino aveva la febbre, le sue condizioni si sono aggravate, disperata la corsa in ospedale. La morte non sembra essere collegata n? alle condizioni igieniche n? al freddo.
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