'L'aggressione subita dalla capotreno sulla tratta Bologna-Parma, conferma ancora una volta la giustezza dei provvedimenti inseriti nel Decreto Sicurezza in via d'approvazione. L'aggressore infatti, è uno straniero irregolare il quale, grazie alla “bontà” dei governi passati, continua a vivere in Italia sulle spalle della collettività'. A parlare è Luca Rossi della Lega Nord Modena.
'I trasporti pubblici (treni ed autobus) sono diventati luoghi insicuri e pericolosi, sia per i lavoratori che per gli utenti che ne usufruiscono. Il loro deterioramento corrisponde da una parte alla sempre più numerosa presenza di stranieri clandestini, dall'altra all'inadeguatezza o all'inefficacia di misure atte a garantire la sicurezza sul posto di lavoro. E' inaccettabile che un lavoratore il quale svolge regolarmente la propria mansione, debba subire ripetutamente ingiurie e aggressioni fisiche - chiude Rossi -. Lega Modena esprime solidarietà al capotreno vittima del gesto barbaro, e chiede di aprire un tavolo di confronto ad istituzioni locali e nazionali, aziende e sindacati, per giungere al rafforzamento della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico. Un esempio proficuo di quanto si può concretamente fare giunge dalla vicina Regione Lombardia che ha finanziato un servizio di guardie armate sui convogli di Trenord per la sicurezza sia dei passeggeri sia del personale ferroviario'.