 L'uomo, in difficoltà economiche, si era rivolto a Rao e, dopo aver ricevuto un primo prestito di 5.000 euro, si era ritrovato debitore di somme ingenti, restituite per circa 60.000 euro, con un tasso d’interesse ben oltre la soglia legale. L’indebitamento complessivo fino al 2024 avrebbe raggiunto per un totale di oltre 90mila euro suscettibili di ulteriori aumenti in caso di ritardo nei pagamenti delle rate. Le minacce di ritorsioni avevano portato l’uomo a temere per l’incolumità fisica sua e della propria famiglia, gettandolo in una situazione psicologica di prostrazione. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno potuto appurare che un altro imprenditore edile di Modena, in difficoltà economiche, aveva ricevuto prestiti per 30mila euro, consegnando oltre 100.000 mila euro nell’arco di 18 mesi, con rate mensili, anche  in questo caso con applicazione di tassi di molto superiori a quelli legali e indebitandosi complessivamente per importi di molto superiori. Il 2 gennaio i militari hanno sorpreso l'uomo proprio all’atto della riscossione di una rata di 2000 euro dall’imprenditore, episodio avvenuto a Formigine nella zona ex bowling, dove i militari, al termine di un appostamento, hanno proceduto all’arresto del 49enne. Nel corso delle attività sono stati rinvenuti oltre 60mila euro, tra contanti ed assegni, nonché varia documentazione tuttora al vaglio della Procura della Repubblica. Il Gip di Modena Andrea Scarpa, il 5 gennaio ha provveduto a convalidare l’arresto, disponendo nei confronti del'uomo la custodia cautelare in carcere come chiesto dal sostituto procuratore Amara. Le indagini sono tuttora in corso, anche per l’individuazione di ulteriori debitori dell’arrestato e, in tal senso, carabinieri e Procura della Repubblica invitano coloro i quali ritengano di avere stretto accordi sottoposti a tassi di interesse oltre la soglia dell’usura a presentarsi alle Forze dell’Ordine ed a fornire ampia collaborazione per consentire la ricostruzione del giro di affari e procedere alle conseguenti necessarie valutazioni sui fatti.
 L'uomo, in difficoltà economiche, si era rivolto a Rao e, dopo aver ricevuto un primo prestito di 5.000 euro, si era ritrovato debitore di somme ingenti, restituite per circa 60.000 euro, con un tasso d’interesse ben oltre la soglia legale. L’indebitamento complessivo fino al 2024 avrebbe raggiunto per un totale di oltre 90mila euro suscettibili di ulteriori aumenti in caso di ritardo nei pagamenti delle rate. Le minacce di ritorsioni avevano portato l’uomo a temere per l’incolumità fisica sua e della propria famiglia, gettandolo in una situazione psicologica di prostrazione. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno potuto appurare che un altro imprenditore edile di Modena, in difficoltà economiche, aveva ricevuto prestiti per 30mila euro, consegnando oltre 100.000 mila euro nell’arco di 18 mesi, con rate mensili, anche  in questo caso con applicazione di tassi di molto superiori a quelli legali e indebitandosi complessivamente per importi di molto superiori. Il 2 gennaio i militari hanno sorpreso l'uomo proprio all’atto della riscossione di una rata di 2000 euro dall’imprenditore, episodio avvenuto a Formigine nella zona ex bowling, dove i militari, al termine di un appostamento, hanno proceduto all’arresto del 49enne. Nel corso delle attività sono stati rinvenuti oltre 60mila euro, tra contanti ed assegni, nonché varia documentazione tuttora al vaglio della Procura della Repubblica. Il Gip di Modena Andrea Scarpa, il 5 gennaio ha provveduto a convalidare l’arresto, disponendo nei confronti del'uomo la custodia cautelare in carcere come chiesto dal sostituto procuratore Amara. Le indagini sono tuttora in corso, anche per l’individuazione di ulteriori debitori dell’arrestato e, in tal senso, carabinieri e Procura della Repubblica invitano coloro i quali ritengano di avere stretto accordi sottoposti a tassi di interesse oltre la soglia dell’usura a presentarsi alle Forze dell’Ordine ed a fornire ampia collaborazione per consentire la ricostruzione del giro di affari e procedere alle conseguenti necessarie valutazioni sui fatti.Maranello, usura ed estorsione: arrestato 49enne
I carabinieri di Sassuolo hanno arrestato in flagranza di reato Andrea Rao, 49enne domiciliato a Maranello
 L'uomo, in difficoltà economiche, si era rivolto a Rao e, dopo aver ricevuto un primo prestito di 5.000 euro, si era ritrovato debitore di somme ingenti, restituite per circa 60.000 euro, con un tasso d’interesse ben oltre la soglia legale. L’indebitamento complessivo fino al 2024 avrebbe raggiunto per un totale di oltre 90mila euro suscettibili di ulteriori aumenti in caso di ritardo nei pagamenti delle rate. Le minacce di ritorsioni avevano portato l’uomo a temere per l’incolumità fisica sua e della propria famiglia, gettandolo in una situazione psicologica di prostrazione. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno potuto appurare che un altro imprenditore edile di Modena, in difficoltà economiche, aveva ricevuto prestiti per 30mila euro, consegnando oltre 100.000 mila euro nell’arco di 18 mesi, con rate mensili, anche  in questo caso con applicazione di tassi di molto superiori a quelli legali e indebitandosi complessivamente per importi di molto superiori. Il 2 gennaio i militari hanno sorpreso l'uomo proprio all’atto della riscossione di una rata di 2000 euro dall’imprenditore, episodio avvenuto a Formigine nella zona ex bowling, dove i militari, al termine di un appostamento, hanno proceduto all’arresto del 49enne. Nel corso delle attività sono stati rinvenuti oltre 60mila euro, tra contanti ed assegni, nonché varia documentazione tuttora al vaglio della Procura della Repubblica. Il Gip di Modena Andrea Scarpa, il 5 gennaio ha provveduto a convalidare l’arresto, disponendo nei confronti del'uomo la custodia cautelare in carcere come chiesto dal sostituto procuratore Amara. Le indagini sono tuttora in corso, anche per l’individuazione di ulteriori debitori dell’arrestato e, in tal senso, carabinieri e Procura della Repubblica invitano coloro i quali ritengano di avere stretto accordi sottoposti a tassi di interesse oltre la soglia dell’usura a presentarsi alle Forze dell’Ordine ed a fornire ampia collaborazione per consentire la ricostruzione del giro di affari e procedere alle conseguenti necessarie valutazioni sui fatti.
 L'uomo, in difficoltà economiche, si era rivolto a Rao e, dopo aver ricevuto un primo prestito di 5.000 euro, si era ritrovato debitore di somme ingenti, restituite per circa 60.000 euro, con un tasso d’interesse ben oltre la soglia legale. L’indebitamento complessivo fino al 2024 avrebbe raggiunto per un totale di oltre 90mila euro suscettibili di ulteriori aumenti in caso di ritardo nei pagamenti delle rate. Le minacce di ritorsioni avevano portato l’uomo a temere per l’incolumità fisica sua e della propria famiglia, gettandolo in una situazione psicologica di prostrazione. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno potuto appurare che un altro imprenditore edile di Modena, in difficoltà economiche, aveva ricevuto prestiti per 30mila euro, consegnando oltre 100.000 mila euro nell’arco di 18 mesi, con rate mensili, anche  in questo caso con applicazione di tassi di molto superiori a quelli legali e indebitandosi complessivamente per importi di molto superiori. Il 2 gennaio i militari hanno sorpreso l'uomo proprio all’atto della riscossione di una rata di 2000 euro dall’imprenditore, episodio avvenuto a Formigine nella zona ex bowling, dove i militari, al termine di un appostamento, hanno proceduto all’arresto del 49enne. Nel corso delle attività sono stati rinvenuti oltre 60mila euro, tra contanti ed assegni, nonché varia documentazione tuttora al vaglio della Procura della Repubblica. Il Gip di Modena Andrea Scarpa, il 5 gennaio ha provveduto a convalidare l’arresto, disponendo nei confronti del'uomo la custodia cautelare in carcere come chiesto dal sostituto procuratore Amara. Le indagini sono tuttora in corso, anche per l’individuazione di ulteriori debitori dell’arrestato e, in tal senso, carabinieri e Procura della Repubblica invitano coloro i quali ritengano di avere stretto accordi sottoposti a tassi di interesse oltre la soglia dell’usura a presentarsi alle Forze dell’Ordine ed a fornire ampia collaborazione per consentire la ricostruzione del giro di affari e procedere alle conseguenti necessarie valutazioni sui fatti.Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
 
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