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Dopo l'aggressione con una mazza da baseball in centro a Modena di cui abbiamo dato notizia (qui l'articolo), ha scritto alla redazione de La Pressa la vittima della violenza. Ecco la sua lettera e, sopra, la foto della ferita alla testa.
Buona sera, sono la vittima dell'aggressione avvenuta alle 17.30 pochi giorni fa in piazza San Francesco a Modena. Mi trovavo all'altezza del chiosco di castagne quando ho notato passare quello che sarebbe divenuto il mio aggressore. Si tratta di una persona che conosco, ma che fino a quel momento non temevo per nessun motivo. Ebbene, dopo mezz'ora l'uomo si è ripresentato con una mazza da baseball fracassandomi la testa colpendomi alle spalle e spaccandomi un dito senza che io reagissi in alcun modo. Dopo aver fatto questo ha continuato a inveire contro di me: 'Ammazzo te e tutta la tua famiglia' - ha detto.
All'ospedale mi hanno diagnosticato la lussazione esposta non riducibile del quinto dito della mano sinistra e un trauma cranico non commotivo e ho subito un intervento chirurgico con 30 giorni di prognosi. Nonostante la violenza dell'accaduto il mio aggressore oggi è libero. Io oggi ho paura per me, per le mie figlie e per mia moglie: non possono più girare tranquille a Modena con una persona che è libera di fare di nuovo quello che ha fatto ed evidentemente non stabile.
Si tratta davvero di un soggetto pericoloso per la società e non capisco come non sia in carcere dopo quello che è accaduto: il rischio che commetta un reato simile penso sia elevato, preghiamo non accada nulla, ma nel caso qualcuno dovrebbe assumersene la responsabilità. Chiedo che venga pubblicata questa lettera allo solo scopo che la persona venga punita per quello che ha fatto e non per criticare giudici o le istituzioni. Vorrei solo evitare che a me stesso o a qualche altra persona accada un fatto simile.
Filippo Lombardi
Redazione Pressa
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