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I carabinieri visitano il cantiere e loro mostrano documenti falsi: arrestati

I carabinieri visitano il cantiere e loro mostrano documenti falsi: arrestati

E' successo a Lama Mocogno. Nelle carte di identità e nei passaporti rumeni le foto erano le loro, le generalità no. Arresto convalidato, ma in stato di libertà


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Il sospetto dei carabinieri alla vista dei loro documenti di identità che presentavano alcune anomalie, si è dimostrato fondato al momento delle verifiche effettuate anche nell'appartamento dove i due operai alloggiavano dove al confronto con altri documenti, è emerso che quelli mostrati ai Carabinieri al momento del controllo in un cantiere, erano falsi. Foto giusta ma generalità non corrispondenti.

L'irregolarità è stata riscontrata all'interno di un cantiere edile nel comune di Lama Mocogno, dove i Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pavullo nel Frignano stavano effettuando uno  specifico servizio volto a verificare la correttezza delle posizioni lavorative delle maestranze occupate presso i cantieri edili. Durante il controllo dei documenti di identità degli operai che stavano lavorando hanno rilevato alcune anomalie su una carta d’identità rumena valida per l’espatrio esibita da uno dei lavoratori, trovato in possesso anche di un passaporto moldavo. 
 
Analoghi dubbi sono sorti anche sulla copia di una carta d’identità rumena esibita da un altro lavoratore. Da qui la necessità di ulteriori accertamenti che hanno portato i militari al domicilio di due uomini, in provincia di Reggio Emilia, procedendo a una perquisizione, e rinvenendo la carta di identità rumena in precedenza esibita in
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copia, nonché documenti moldavi attestanti le reali generalità del soggetto.
 
I successivi accertamenti svolti con il supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia ed una comparazione speditiva da specimen di validi/analoghi documenti rilasciati dalle Autorità Rumene hanno consentito di certificare la falsità delle carte di identità rinvenute, riportanti false generalità e l’effige fotografica dei due cittadini moldavi, subito enunciati alla Procura per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e attestazione di false generalità a pubblico ufficiale.
Gli arrestati sono stati giudicati rispettivamente dal tribunale di Modena e dal tribunale di Reggio Emilia, che hanno convalidato gli arresti e poi rimesso in libertà i due uomini. 
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