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'La
discarica di Valsamoggia provocherà un grave impatto ambientale'. Lo denuncia la parlamentare emiliana M5s Stefania Ascari, presentando un'interrogazione in merito ai ministri Sergio Costa (Ambiente) e Paola De Micheli (Trasporti). 'Il progetto è stato presentato come un 'parco tecnologico' - scrive Ascari - ma sarebbe in realtà una discarica dalla capacità di oltre 800.000 metri cubi. Vi potrebbero essere sotterrati più di un milione e trecentomila tonnellate di rifiuti anche pericolosi, quali scorie da incenerimento, fanghi industriali e amianto. Indicative in tal senso le osservazioni presentate dall'Osservatorio nazionale sull'amianto-Comitato di Carpi'.
La deputata pentastellata ricorda nel suo atto la convergenza di forze politiche contro il progetto, 'le petizioni da oltre 5.000 firme' cosi' come 'le tante osservazioni già sollevate'.
Al momento, 'il progetto sta seguendo il suo iter amministrativo - continua la parlamentare M5s - nonostante la totalità delle forze politiche in Emilia-Romagna abbia espresso proprio parere negativo, così come anche i sindaci dei due Comuni di Valsamoggia e Savignano sul Panaro, confinanti con l'area individuata per la discarica'. Ciononostante, 'la società Unirecuperi ha consegnato prima della pausa estiva alla Regione l'istanza per avviare il procedimento di valutazione di impatto ambientale'. Ascari aggiunge sul fronte ambientale: 'Il passaggio dei mezzi pesanti in transito da e verso questa nuova discarica è stimato per un totale di 50 viaggi al giorno attraverso la strada provinciale 37 di Modena e la seguente strada provinciale 70 di Bologna e a seguire sulla via Claudia verso Mulino, o sulla via Claudia e sul ponte Muratori verso Vignola, con grave impatto su tutti i centri abitati limitrofi alla discarica stessa'.