Un'impresa esistente solo sulla carta e contratti di lavoro fittizi, creati solo per ottenere rinnovi di permessi di soggiorno ed erogazioni da parte dell'Inps per un totale di circa 200.000 euro. Ci sono anche due modenesi, residenti in appennino, un 61enne di Montefiorino (consulente del lavoro iscritto all'albo) ed un 64enne (intermediario) di Serramazzoni. I due, insieme ad un 54enne di Ragusa, avevano costituito Un'associazione a delinquere scoperta dai Carabinieri di Anzola Emilia.
Coinvolti nell'operazione anche 58 stranieri, denunciati o sanzionati per aver percepito le erogazioni.
L'indagine e' scaturita da un accertamento amministrativo che i Carabinieri stavano svolgendo sul conto di un magrebino che risultava lavorare come facchino presso una societa' cooperativa del luogo che, di fatto, non esisteva.
I militari si sono insospettiti e, analizzando i documenti ufficiali del Registro delle imprese, hanno scoperto che vi erano altre decine di cittadini non comunitari, per lo piu' magrebini e ghanesi residenti in Valsamoggia, che avevano stipulato un contratto di lavoro con la societa' cooperativa intestata al 54enne, che i militari definiscono 'testa di legno' dell'operazione. Dato che l'impresa esisteva solo virtualmente, 'i contratti di lavoro erano fittizi- riferisce l'Arma- e creati al solo scopo di ottenere il rinnovo dei permessi di soggiorno e indebite erogazioni da parte dell'Inps, per un totale di circa 200.000 euro'.
Cosi', 35 stranieri sono stati denunciati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (avendo ottenuto importi superiori a 3.999,96 euro) e altri 23, trattandosi di cifre inferiori, sono stati sanzionati amministrativamente.