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'Formigine, memoria Norma Cossetto: cosìil Pd nega la storia'

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'E' triste constatare come il Pd cittadino sia rimasto agli anni '70 a differenza di altre realtà della provincia come ad esempio Carpi'


'Formigine, memoria Norma Cossetto: cosìil Pd nega la storia'
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“Nonostante anche il presidente Mattarella ci abbia ricordato che non esistono vittime di serie A e vittime di serie B, evidentemente questo non è ancora del tutto chiaro alla sinistra a Formigine che continua a innalzare barricate contro qualsiasi commemorazione che metta in dubbio la loro madrestoria“. A parlare è il consigliere formiginese Marina Messori, prima firmataria di una mozione per richiedere l’intitolazione di un parco a Casinalbo alla memoria di Norma Cossetto, medaglia d’oro al valore civile, martire delle foibe.
“Il PD, dopo avermi di fatto accusata di strumentalizzare la tragedia delle Foibe ha messo in discussione la storia e l’uccisione di Norma Cossetto - continua Messori - parlando di una mancanza di riscontri che abbiano una valenza ed un’importanza tale da dare una lettura chiara e definitiva alla vicenda.

E’ triste constatare come il Pd cittadino sia rimasto agli anni ’70 a differenza di altre realtà della provincia come ad esempio Carpi, dove verrà intitolata una via propria a Norma. Il mio sospetto tuttavia è che il Pd non abbia voluto ammettere il fatto che, in realtà, il vero problema non fosse Norma, quanto suo padre, il che sarebbe ancora più grave”.

“Siamo sinceramente preoccupati da quanto sentito ieri dai banchi della Maggioranza in Consiglio Comunale a Formigine - afferma Lorenzo Rizzo, Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia -. A sentire i professoroni della sinistra, sembra quasi – nonostante non venga mai detto chiaramente – che lo stupro e l’infoibamento di Norma Cossetto siano in fondo giustificabili da quanto compiuto in quelle terre dal Regno d’Italia dal 1886”.

Sul tema sono intervenuti anche il Consigliere e Coordinatore Regionale, Michele Barcaiuolo, ed il Presidente Provinciale, Ferdinando Pulitanò, di Fratelli d’Italia “Dopo la commozione per lo storico risultato ottenuto a Carpi, auspicavamo nel medesimo risvolto da parte del consesso formiginese nel riconoscere l’importanza della figura di Norma Cossetto luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio e nel dare il giusto risalto storico al genocidio dell’italianità compiuto in terre d’Istria, Fiume e Dalmazia” affermano.
Ricordiamo che Sinistra civica Formigine aveva usato parole vergognose sulla vicenda della Cossetto.

I fatti

Norma Cossetto, figlia di Giuseppe Cossetto, dirigente istriano del partito fascista, è stata una studentessa universitaria istriana. Venne ripetutamente violentata dai partigiani del Maresciallo Tito, e dopo giorni di torture gettata nuda nella foiba di Villa Surani. Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. Norma aveva 23 anni.
Racconta la sorella Licia Cossetto: 'Ancora adesso la notte ho gli incubi, al ricordo di come l'abbiamo trovata: mani legate dietro alla schiena, tutto aperto sul seno il golfino di lana tirolese comperatoci da papà la volta che ci aveva portate sulle Dolomiti, tutti i vestiti tirati sopra all'addome. Solo il viso mi sembrava abbastanza sereno. Ho cercato di guardare se aveva dei colpi di arma da fuoco, ma non aveva niente; sono convinta che l'abbiano gettata giù ancora viva. Mentre stavo lì, cercando di ricomporla, una signora si è avvicinata e mi ha detto: 'Signorina non le dico il mio nome, ma io quel pomeriggio, dalla mia casa che era vicina alla scuola, dalle imposte socchiuse, ho visto sua sorella legata ad un tavolo e delle belve abusare di lei; alla sera poi ho sentito anche i suoi lamenti: invocava la mamma e chiedeva acqua, ma non ho potuto fare niente, perché avevo paura anch'io''.

Redazione Pressa
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