Gigetto supera la Pedemontana, e Sassuolo scavalca Modena
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Gigetto supera la Pedemontana, e Sassuolo scavalca Modena

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Mentre il capoluogo combatte con i ritardi dell'impattante scelta del sottopasso stradale per superare la stessa ferrovia, in via Panni, Sassuolo inaugura il sovrappasso alle porte della città nel rispetto dei tempi previsti e con il minimo impatto sul traffico


Gigetto supera la Pedemontana, e Sassuolo scavalca Modena
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Tempi dei cantieri rispettati e impatto sul traffico limitato, ma soprattutto, per il futuro, lo stop agli incolonnamenti sulla Pedemontana nello snodo di accesso a Sassuolo, causati dall'intersezione con i binari della ferrovia Modena Sassuolo. Il passaggio a livello è stato cancellato dalla realizzazione del sovrapasso ferroviario. Il termine dell'opera strategica è giunto nei tempi stabiliti è stata celebrata questa mattina dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini, dal Presidente della Provincia e dal sindaco di Sassuolo Francesco Menani. Per lui un successo sul fronte politico ed istituzionale. 'Ringrazio Regione e Fer che hanno accettato tutte le nostre richieste volte a mitigare l’impatto dei lavori, consentendo sempre la circolazione pur
riuscendo nell’intento di eliminare uno dei passaggi a livello più pericolosi d’Italia”. 
La conclusione dell'opera consentirà, dal 10 dicembre, la riattivazione del servizio passeggeri sull’intera linea Modena-Sassuolo.

L’opera, dal valore complessivo di 14,4 milioni di euro - di cui 9,6 milioni finanziati con i Fondi sviluppo e coesione 2021-2027 e 4,8 milioni di risorse regionali -, ha comportato anche la definitiva soppressione del passaggio a livello n. 28 di via della Circonvallazione a Sassuolo.

Due prevalenti benefici per i cittadini. Il primo relativo al traffico: con la realizzazione della sopraelevata di 410 metri di lunghezza in un nodo strategico per il trasporto delle merci e la viabilità tra Sassuolo e Fiorano e tra Casalgrande e Castellarano, sarà superata la strozzatura dovuta alla riduzione a una corsia della strada Pedemontana in concomitanza del passaggio a livello. Il secondo riguarda la sicurezza: con la soppressione del passaggio a livello si potranno evitare molti incidenti, solo lo scorso anno se ne sono verificati 25 con invasione di veicoli stradali sui binari.

“Un cantiere chiuso nei tempi programmati e un’opera moderna realizzata in modo sostenibile che, oltre a migliorare la sicurezza e la vita quotidiana dei cittadini, potrà servire meglio il distretto ceramico di Sassuolo, asset economico strategico del modenese- ha affermato il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini all’incontro nella sede di Confindustria Ceramica.    

“L’infrastruttura si inserisce nell’ampio quadro di interventi, per un valore di circa 325 milioni di euro, che stiamo realizzando per rendere le nostre linee ferroviarie sempre più competitive- proseguono presidente e assessore-. A partire dalla cura del ferro, avviata già nella scorsa legislatura, che oggi ci permette di avere il parco rotabile più giovane d’Europa. E che insieme ai tre assi portanti della nostra programmazione sulla mobilità, sicurezza, transizione ecologica e ricucitura urbana, ci porteranno ad avere servizi migliori per chi viaggia e città più vivibili”.  

Stesse finalità ma tempi, ed impatti molto più pesanti a Modena, dove il superamento dell'intersezione stradale con la linea ferroviaria Modena Sassuolo e del passaggio a livello su via Panni sta creando ritardi ed enormi disagi a sud della città. La scelta di procedere, a Modena, con un sottopasso stradale anziché un sovrapasso ferroviario non premia, per ora, soprattutto in termini di impatti ambientali e disagi del cantiere dovuti ai ritardi. Senza considerare le possibili maggiori conseguenze che si potrebbero verificare in caso di forti precipitazioni e allagamenti, non rari anche a Modena.

L’opera a Sassuolo

L’opera ha un’estensione complessiva di 980 m e prevede come il rialzo della sede ferroviaria rispetto al tracciato originario mediante un viadotto di 411 metri.
Si tratta di un progetto unico a livello di rete ferroviaria nazionale. Il ponte integrale senza presenza di appoggi e giunti che genera una sensibile riduzione degli oneri di manutenzione da parte del gestore ferroviario. Nella stessa direzione va la scelta di un sedime ferroviario con sistema innovativo “Ballastless”, ovvero senza massicciata ferroviaria, ma caratterizzato invece da un binario su piastre prefabbricate in cemento armato. Il progetto ha inoltre previsto il rinnovo del fascio di reti tecnologiche parallele alla ferrovia (acquedotto, reti elettriche), oltre che nuove predisposizioni. A questo si aggiunge la riqualificazione della fermata Quattroponti, con la sostituzione della pavimentazione di banchina, la messa a norma della linea di arresto, il miglioramento dell’accessibilità per le utenze deboli e l’inserimento dei percorsi tattili per ipovedenti.   

I lavori sono iniziati nel luglio 2022, nel frattempo è stato interrotto il servizio ferroviario, sulla tratta da Formigine a Sassuolo Terminal, e istituito un servizio autobus sostituivo, mentre non è stata mai interrotta la circolazione dei veicoli (con la sola esclusione di 1 notte su 15 mesi di cantiere).

Il servizio passeggeri sull’intera linea ferroviaria Modena-Sassuolo ripartirà con il cambio dell’orario invernale del 10 dicembre 2023.

Il ruolo di stazione appaltante e soggetto attuatore dell’intervento è stato svolto da FER Srl, in qualità di gestore della infrastruttura della linea di proprietà della Regione Emilia-Romagna. FER, ha pertanto curato tutte le fasi di realizzazione dell’opera a partire dalla progettazione, all’esecuzione dell’appalto, le verifiche e i collaudi.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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