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Giorgio Siena: 'Memoria festival di Mirandola: inopportuna la nomina di Mariapaola Bergomi'

Giorgio Siena: 'Memoria festival di Mirandola: inopportuna la nomina di Mariapaola Bergomi'

'Inopportuna partecipazione della Bergomi, in qualità di presidente del Memoria Festival, a sostegno della campagna elettorale della Budri'


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'Il Memoria Festival è sostenuto da un Consorzio formato dal Comune di Mirandola, dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Mirandola, da San Felice 1893, dalla Coldiretti e da numerosi sponsor. E’ dunque sostenuto da una pluralità di soggetti economici che agiscono per l’intera comunità, e non certo per una singola parte politica. Devo premetterlo perché, come ho avuto occasione di rilevare all’insediamento del Consiglio Comunale nel 2024, la partecipazione della signora Mariapaola Bergomi, in qualità di presidente del Memoria Festival, a sostegno della campagna elettorale della sindaca Letizia Budri, è stata una scelta non opportuna, anche per una persona alla quale certamente lo stile non manca. Certo la nomina è regolare: esisterebbe un’incompatibilità solo nel caso di parentela, sino al terzo grado, con la signora Budri, e non certo per l’amicizia di “primo grado”, come ha dichiarato il marito Golinelli “ha soltanto dato una mano a un’amica!”. Facile pensare, da semplici, che la conferma della signora Bergomi, fatta con atto monocratico dalla sindaca Budri, sia anche il ringraziamento per l’aiuto elettorale'.
Così il consigliere comunale Giorgio Siena, in una nota, in relazione alla nomina di cui ha dato conto ieri La Pressa, di Mariapaola Bergomi, quale rappresentante della Amministrazione Comunale
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di Mirandola nel Consorzio del Memoria Festival, già presidente uscente del medesimo.
'Del resto una totale disinvoltura rispetto a regole e stile istituzionale è un tratto di questa maggioranza, com’è evidente dal carattere, piuttosto familistico, di questa nomina. C’erano in tutto 5 candidati, possibile che la sindaca non avesse possibilità di fare una scelta meno inopportuna? Peraltro devo rilevare che il Comune, per il Memoria Festival, contribuisce con mille euro contro un costo complessivo di duecentomila euro. Va considerato e quantificato, è vero, il lavoro fondamentale dell’ufficio cultura e del dottor Giampaolo Ziroldi, ma il Memoria Festival vive del contributo fondamentale di soggetti apolitici. L’Amministrazione comunale di centrodestra incassa, in ogni edizione, il dividendo della propaganda univoca prodotta dall’ufficio del Comune che, ad ogni evento, dà un taglio sempre orientato al bene della propria fazione. La conferma più eclatante è anche negli eventi del Memoria Festival che sono affidati in gran parte e in modo esclusivo ai consiglieri di maggioranza per farsi notare, fare qualche passerella e per riempire, forse, il vuoto di idee e di proposte e la mancanza di autonomia che ha caratterizzato finora la loro azione di consiglieri.
Nulla di personale nei confronti della signora Mariapaola Bergomi, che merita personale stima, ma l’uso strumentale del Memoria Festival è evidentemente una sua complice responsabilità'.
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