Il controllo esclusivo di Aimag passa a Hera: maggioranza centrodestra di Mirandola vota sì

Ieri sera il Consiglio comunale di Mirandola ha deliberato, con il voto favorevole dei soli consiglieri di maggioranza di centrodestra
'I soci pubblici manterranno il 51% della proprietà, oltre a competenze specifiche in assemblea dei soci, come l’approvazione del bilancio, la distribuzione dei dividendi, l’apertura e la chiusura di sedi, e l’esercizio di azioni di responsabilità verso gli amministratori. Sarà inoltre garantita la maggioranza nel collegio dei revisori, elemento prioritario e di garanzia per gli stessi comuni. Aimag spa, previo parere favorevole alla delibera da parte della Corte dei Conti e dell’Agcm, entrerà a far parte del bilancio consolidato del gruppo Hera, con benefici economico-finanziari e nuovi investimenti, fornendo anche ossigeno a un bilancio del gruppo Aimag attualmente poco più che prossimo al pareggio' - si legge in una nota del Comune.
'Punti centrali dell’accordo sono la raccolta e il trasporto dei rifiuti, che rimarranno pubblici e invariati, e il servizio idrico integrato, ambito in cui Aimag potrà aspirare a diventare gestore dell’intera rete provinciale. In questi mesi sono stati incontrati sindacati e associazioni di categoria, sono stati acquisiti pareri pro veritate da parte di autorevoli professori universitari, e i termini dell’accordo insieme al piano industriale sono stati illustrati ai consigli e alle commissioni consiliari dei comuni soci. Sono state inoltre analizzate in dettaglio le reali prospettive di un’Aimag “stand alone” (nella sua forma attuale) per il mantenimento dei cosiddetti servizi regolati, tra cui appunto il servizio idrico, che — visti i nuovi confini dell’ambito provinciale — non avrebbe potuto essere mantenuto'.
'Per Aimag si tratta di un rafforzamento patrimoniale, frutto di una negoziazione che, a fronte della cessione del controllo, assicura forti prerogative in capo ai soci pubblici: garanzie sui dividendi per i prossimi quattro anni e, soprattutto, una prospettiva industriale e finanziaria chiara e solida anche agli occhi degli stakeholder. Dal 2009, anno in cui venne ceduto il 25% delle azioni ad Hera, non si sono concretizzati gli sviluppi sperati: nessuna sinergia industriale, nessun piano industriale condiviso, così come dalle successive manifestazioni di interesse per individuare nuovi partner, nonostante l’imminenza delle gare per i servizi regolati'.
Nel consiglio comunale aperto scorso sono intervenuti anche Alberto Reggiani, amministratore di Ri.Eco, socio correlato di Aimag e di Acr Spa (storica e importante azienda mirandolese con quasi 1000 occupati, entrata due anni fa nel gruppo Hera), e Francesco Vincenzi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (oltre che del Consorzio di Burana e di ANBI). 'Entrambi hanno sottolineato come la scelta di procedere con l’integrazione in Hera Spa non debba essere demonizzata, ma considerata come una concreta opportunità di integrazione, stabilità, crescita industriale e soprattutto occupazionale'.
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Formigine, la storica quercia di via Donati verrà abbattuta

Carpi, il sindaco Righi contro Fdi: 'Si sono inventati la rissa per fare propaganda'

Serramazzoni, a Ligorzano inaugura la nuova scuola media

Vignola, si schianta con un furgone: muore motociclista 21enne
Articoli Recenti
Cade nel parco dei sassi di Rocca Malatina: soccorsa una 67enne

Pavullo: scontro moto-trattore in via Giardini

Chikungunya a Carpi, nuove disinfestazioni nel fine settimana

In centro a Sassuolo aveva creato una base di spaccio: arrestato