Articoli La Provincia

Mirandola: in 300 a difesa dell'ospedale: 'Bonaccini, servono fatti'

Mirandola: in 300 a difesa dell'ospedale: 'Bonaccini, servono fatti'

Davanti al Santa Maria Bianca anche il sindaco Alberto Greco: 'Territorio inascoltato, disattesi gli impegni sul potenziamento sanciti dall'Unione comuni area nord a gennaio'


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Mivebo
'Bonaccini, basta promesse, ora vogliamo i fatti'. 'Vogliamo la revisione del Pal'. 'Stop al taglio dei postiletto'. Sono alcuni dei messaggi riportati in alcuni degli striscioni e dei cartelli esposti durante il sit-in di cittadini organizzato questa sera davanti all'ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. Cittadini, ai quali si sono uniti diversi politici di centro destra, senza bandiere di partito, ed il sindaco di Mirandola Alberto Greco. Il futuro dell'ospedale di Mirandola continua a mobilitare. 'Sono persone che hanno a cuore le sorti della nostra struttura ospedaliera ma le cui istanze rimangono purtroppo inascoltate da tempo. Insieme a quelle espresse dal livello istituzionale e politico'. Il richiamo del sindaco è alla mozione approvata all'unanimità dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord del 20 gennaio scorso nella quale erano sanciti impegni precisi per finalizzate al potenziamento dell'ospedale inoltrate all’Ausl, alla Regione, alla CTSS, ma che fino ad ora - sottolinea il sindaco - 'non sono state minimamente prese in considerazione. Non si capisce come Mirandola, ma l’intera Area Nord con un bacino di 86mila abitanti non possa avere peso nelle decisioni relative al futuro del proprio distretto sanitario.
Spazio ADV dedicata a Paolo Ventura
La questione non si pone quindi solo dal punto di vista politico, ma anche giuridico.
Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe essere definita una situazione di sordità totale. Dato che, pur presentando documenti e richieste formali, attraverso tutti i passaggi democraticamente e burocraticamente previsti, le risposte o meglio le soluzioni (di altri) offerte in CTSS non sono quelle attese dal territorio per il potenziamento della struttura sanitaria'

'Oltre a non essere considerati risultiamo anche sotto rappresentati. La Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria (la stessa che nei giorni scorsi ha approvato un documento di indirizzo con l'obiettivo di giungere all'equiparazione di livello tra gli ospedali di Mirandolae Carpi) annuncia confronti che non ci sono. Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere sempre alla lettura di documenti che non sono né concertati e nemmeno condivisi. E pazienza se non si va nella direzione dei desiderata del territorio, se le terapie intensive vengono realizzate altrove, come gli interventi d’urgenza e se non vengono garantiti a Mirandola. Dicono che è per il nostro bene, perché “siamo in rete e facciamo parte della rete”. Una rete che agli occhi dei cittadini in primo luogo, è però intricata di spostamenti, difficoltà di ogni genere e disagi.
Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Nel polo mondiale del biomedicale abbiamo bisogno di una struttura davvero potenziata sulla base di cià che abbiamo scelto e votato. Mirandola ed il suo distretto - conclude il sindaco - meritano una struttura di prim’ordine. Come lo era già in passato'
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati