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Elezioni, quando il timore elimina la coerenza

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Innanzitutto l'incoerenza di chi ha gridato allo 'scandalo' per la scelta dei 5 Stelle di presentare la squadra di Governo in anticipo


Elezioni, quando il timore elimina la coerenza
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I miei amici più cari sovente mi rimproverano di essere un facile entusiasta e di lasciarmi travolgere fino a sposare ogni causa che mi pare valga la pena di sostenere. In buona sostanza, di essere un Peter Pan di quasi settant'anni che non si rassegna all'inattività, che ora, data l'età e qualche problema di salute, può essere prevalentemente mentale.

Difficile dar loro torto. Anche se mi limito a percorrere i miei ultimi anni, in effetti non posso che dar loro ragione: recentemente mi sono 'dato da fare' per mettere in piedi una lista civica per partecipare all'ultima competizione elettorale amministrativa. Più illusoriamente mi sono dato da fare per cercare di attivare una nuova stagione dei Cortili, organizzando decine e decine di incontri, coinvolgendo l'Università per la realizzazione di un questionario conoscitivo sui desiderata culturali della nuove generazioni, per somministrare il quale coop estense acquistò una cinquantina di tablet.

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nonostante potessi vivere la consapevolezza di non riscontrare la necessaria condivisione del Comune.

Ed ancora, ed in questo caso del tutto utopisticamente, ho cercato, con un altrettanto oneroso impegno, di ri-motivare la nostra Amministrazione a promuovere, attraverso una nuova e più adeguata definizione funzionale, quelle forme di rappresentanza istituzionale delle tantissime associazioni cittadine, che sono state a lungo le Consulte. Ho incontrato più e più volte tutti gli Assessori interessati al tema ed anche la Presidente della Commissione Affari Istituzionali, impegnata da anni in una revisione dei vari regolamenti normativi. Anche in questo caso senza risultati.

E mi fermo qui, perché credo che ciò che ho scritto possa essere sufficiente a chiarire cosa intendo.

Pur non negando questa mia caratteristica, devo però precisare che, contravvenendo a questa mia predisposizione, nei momenti in cui mi sono trovato a dover valutare la mia prossima scelta elettorale, mi sono sforzato, e credo di esserci riuscito, di ricorrere pienamente alla mia razionalità.

Ce l'ho messa tutta per soffermarmi a riflettere e ad esaminare, col rigore di cui sono stato capace, tutte le possibili opzioni, ovviamente nel quadro dei valori che condivido e del mio pensiero politico. Quella di decidere di appoggiare 5stelle, pertanto, è stata una scelta molto ragionata e valutata. Sono consapevole, e ne ho avuto più d'una testimonianza, che questa mia scelta ha colto di sorpresa diversi miei amici e che non sempre é stata, non solo condivisa, ma neppure compresa nelle sue motivazioni.

Ma ciò di cui desidero scrivere oggi, più che con la mia decisione (lo farei indipendentemente dalla mia scelta di voto) vorrebbe aver a che fare con alcune osservazioni che mi è capitato di svolgere su taluni comportamenti e talune critiche che le varie forze politiche hanno rivolto a questi loro competitor... che, oltre ad essermi sembrate ingenerose, superficiali, inadeguate, mi sono sembrate anche 'pericolosamente' false e del tutto incoerenti con le idee e gli scopi di chi li ha messi in atto. Oltreché, cosa non da poco, controproducenti per chiunque voglia approfondirne la sostanza, Vorrei iniziare contestando l'incoerenza di chi ha gridato allo 'scandalo' per il fatto che 5stelle, fin da subito nel caso del premier ed in questi ultimi giorni per quanto riguarda l'ipotesi della compagine governativa, hanno 'presentato' con precisione le candidature, con i rispettivi nomi e cognomi.

Si tratta, a mio avviso, di una critica del tutto priva di senso, principalmente se chi la muove ha impegnato negli ultimi anni un tempo ed impegno incalcolabili per comunicare che era stato compreso il volere della Cittadinanza di 'conoscere già la sera del voto' chi l'avrebbe governata. Quell'ormai fastidioso richiamo, che avrebbe dovuto essere reso possibile da una nuova legge elettorale (pessima a questo scopo, come si può prevedere), è stato rilanciato fino a quando è stato ritenuto utile, poi, quando non è stato più conveniente, è stato tristemente abbandonato ... alla faccia dei desideri degli elettori.

Il PD, che pur ha inserito nel proprio statuto l'indicazione che il proprio candidato premier è il suo segretario, nel momento in cui ha pensato che proporre Renzi avrebbe riscontrato minor consenso che Gentiloni, ha smesso di indicare il suo candidato premier e sostiene 'che si vedrà dopo le elezioni'.... un anatema fino a poco fa. Altrettanto ha fatto FI, che continua a mantenere un'ambiguità irritante, pensando al recalcitrante Tajani e ad un possibile Berlusconi, qualora 'graziato' dalla Corte Europea. E ancora LEU, che vede Bersani escludere la possibilità di governare col PD e Grasso che pensa, invece, ad un possibile governo con non solo il PD bensì anche con FI ... chiarendo in tal modo ai suoi Elettori, con millimetrica precisione, sua prospettiva politica.

Bella chiarezza e coerenza, non c'è che dire, Ma ciò poteva anche essere accettato, ma ciò che, anche solo per mera onestà intellettuale, non credo che dovrebbe esserlo è l'essere passati da quelle a redarguire chi, invece, continua a mantener fede ad un impegno che era stato di tutti.

Non parliamo poi della tema della competenza. Quando mi presi la licenza di affermare che avrei preferito, come condizione assai utile per governane la disesperienza ancor prima della competenza, certamente opportuna e molto apprezzabile, ma non più, mi fu fatto osservare, da più parti, che il possesso di adeguata competenza è, invece, una condizione indispensabile.

Al di là della considerazione in se stessa in confronto alla realtà attuale (qualcuno, un giorno, spero mi definisca le competenze specifiche dei vari Alfano, Lupi, Madia, Boschi, Galletti, e potrei andare avanti) beh, oggi che 5stelle hanno pensato di affidare incarichi ministeriali a persone con curricula da fare invidia ... quelli stessi della competenza indispensabile si vedono costretti, con l'abituale coerenza, a snobbare le capacità.

La chicca finale, per non farla troppo lunga, è il rimprovero per una mail spedita al Capo dello Stato, recante l'informazione di alcune ipotesi di incarichi governativi, in caso di incarico a formare un Governo. Chi non più di un anno addietro si è ritenuto autorizzato a violentare a colpi di fiducia (di un Parlamento delegittimato ed 'accettato' in carica solo per non peggiorare la situazione) da una sentenza della Corte Costituzionale) la nostra Carta Costituzionale, grida oggi all'offesa istituzionale, all'oltraggio alle prerogative del Presidente della Repubblica.... per una mail. Un Presidente, peraltro, che ha mantenuto più che correttamente il dovuto riserbo, ma che più d'una fonte giornalistica riferiscono non solo non essersi sentito affatto offeso, bensì forse addirittura grato.

Una critica, quest'ultima, che non riesco ad immaginare neppure dal Crozza più scarso. Al di là della scelta del voto, credo che sia molto triste quando la (presunta) convenienza mette in soffitta la misura, la coerenza e la verità.

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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