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Si nega la partecipazione sin dal suo insediamento alla ormai imminente Conferenza dei Servizi per il progetto di riqualificazione del Polo S.Agostino, alla benemerita Italia Nostra e agli Amici del Sant’Agostino! E dire che tutte e due le realtà associative hanno dato in modo diverso contributi enormi per il Sant’Agostino!
Si conferma il detto che la riconoscenza non è di questa terra!
Beh … non poteva che essere che così, visto la palpabile allergia che ha l’amministratore delegato della città, così si definì in una intervista il nostro Sindaco, al confronto con chi fa perdere solo tempo, e con chi ha come unico scopo nella vita quello di distruggere opportunità. Quindi, sia l’una che l’altra si dovranno accontentare di una qualche audizione, quando l’organismo della Conferenza dei servizi le introdurrà!
Una leggenda metropolitana racconta che fu molto difficile far passare la cruna dall’ago, cioè far passare la proposta poi realizzata l’anno scorso del percorso conoscitivo all’interno degli istituti culturali, con annesse audizioni in commissioni congiunte. Una mossa strategica e molto appropriata questa della maggioranza, che, di fatto, non solo dirottò l’attenzione pubblica dalla bocciatura del TAR del progetto Aulenti, al percorso PARTECIPATO, ma oltremodo utilissima per uscire dal pantano in cui ci si era cacciati da soli a seguito dell’estrema difesa, dispiegata a oltranza a un progetto inesistente.
Mentre non è opportuno accogliere se non, con la condizionale e col contagocce la richiesta degli Amici del Sant’Agostino e di Italia Nostra di far parte da subito alla Conferenza dei servizi.
Ed ecco che sempre la maggioranza nella seduta consiliare in corso di lunedì presenta un Odg apparentemente più allargato e più ampio,intessuto nel solco della condivisione,più PARTECIPATIVO (in verità lo è a parole, ma nella sostanza è una partecipazione imbrigliata) rispetto a quello del M5S a sostegno della candidatura di essere ammessi alla Conferenza dei servizi avanzata da Italia Nostra e dagli Amici del Sant’Agostino.
Come si neutralizza una istanza della opposizione che chiede semplicemente di sostenere la richiesta già formulata con tutti i crismi dalle due , senza pagare dazio ?
Le si attribuisce un senso diverso, giocando sulle parole e loro significato, la si bolla come di parte, cioè elitaria verso due specifiche associazioni, che ne esclude a priori altre che nell’ombra e senza apparire sui giornali, a differenza delle prime due, hanno contribuito fattivamente alla elaborazione del progetto culturale del S.Agostino ( curiosa la cosa, mi piacerebbe tanto conoscerne l’identità ! ) no, così non può andare … ma così vien meno la par condicio … . Ma così si nega ad altri di partecipare….! Per esempio, all’ordine degli architetti? Fu invitato in audizione insieme agli Amici del S.Agostino e ad Italia Nostra nel famoso percorso di accompagnamento fatto dal consiglio comunale, ma non lo si vide… tanto per la cronaca, la sua presidente è membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione cassa; il suo studio associato in cordata con altri han vinto il bando per la progettazione dell’ex Amcm.
Si è giustificato poi il diniego ad ammetterle e bocciato l’ODG del M5S a sostegno della loro richiesta di essere ammessi fin dall’inizio alla Conferenza dei Servizi,perché il momento della elaborazione del progetto culturale è finito, adesso è il momento dell’organismo tecnico che deve valutare e dare pareri tecnici; perché si è andati oltre quello che è possibile richiedere come associazioni portatori di interesse diffuso o di opinione anche culturale, e consentito dalla norma.
Si sarebbero arrogati e attribuiti da soli del diritto di poter votare il procedimento,facoltà che loro non hanno, e che NON HANNO CHIESTO ! E che non è stato proposto ! Hanno solo avanzato formalmente richiesta scritta, come tra l’altro specificato dal comunicato stampa ufficiale dell’ente pubblico, di poter partecipare alla Conferenza dei servizi, e di intervenire, (va da sé che partecipando si interviene),cioè di prendere parte, assistere, presenziare, comparire,essere presenti , nella stessa, esplicitandone ognuna i motivi! Non di DECIDERE, compito che è delle istituzioni!
Tra l’altro Italia Nostra e un comitato di scopo nato a difesa della Villa Menotti , da poco messa in sicurezza dalla Soprintendenza con il vincolo di tutela come bene importante di notevole interesse storico e culturale,sono stati ammessi alla Conferenza dei servizi nel procedimento amministrativo ancora in corso promosso, nella forma dell’accordo di programma, dalla Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese , che ha come oggetto l’ampliamento dell’opificio industriale System con interventi compensativi nel paesaggio pedecollinare di Spezzano. Sempre un organismo tecnico è , e non credo che venga illustrato ed esaminato un accordo di programma che verte sulla esposizione di una collezione di farfalle proposto dalla System!
Forse tra Modena e Fiorano Modenese vigono norme diverse.
Essere a quel tavolo dall’inizio come invitati e poter esporre la propria opinione, e disponibili per ulteriori contributi e chiarimenti se richiesti, ha una valenza tale, e rappresenta un potenziale e serio pericolo per i proponenti dell’Affair Sant’Agostino che è meglio non correre. Qualcuno dei rappresentanti degli enti invitati potrebbe prestare orecchio alle loro argomentazioni e chiedere tempo , spiegazioni , semplicemente (forse) vorrà saperne di più.
No, meglio non correre questo rischio, teniamoli fuori il più possibile, però alla fine toccherà sentirli in una o due audizioni, alla fine però, quando ormai poco o niente potrà incidere la loro presenza e una loro memoria sul procedimento.
L’assessora Vandelli ha ribadito che un progetto culturale c’è, forse meglio definirlo come un abbozzo di progetto culturale, sul quale bisogna lavorare ancora, e ancora tanto, e dal punto di vista della riqualificazione architettonica del comparto agostiniano nulla c’è o ci sarà da obiettare sulla proposta di variante della pianificazione urbanistica, oggetto del procedimento,tenuto conto che qualsiasi associazione oltre ad esprimere la propria opinione e fornire ulteriori specificazioni se richieste, non decide, non vota, fargli fare il giro di peppe, lo si legge come mancato riconoscimento del significativo apporto che hanno dato al progetto, alla città,e infine ai sui abitanti. Inoltre, l’aver bocciato l’ODG proposto dalla minoranza a sostegno della loro candidatura, di chi tra l’altro come Italia Nostra che è senza dubbio leggittimata a prendervi parte, smentisce la sbanderiata condivisione e partecipazione, a discapito della trasparenza che deve essere garantita con la totale ( e non condizionata ) apertura alla comunità.
Franca Giordano
