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Lo aveva detto qualche giorno fa, proprio in casa PD, alla festa provinciale dell'Unità, il procuratore Nazionale Franco Roberti: 'Ci sono leggi più importanti da approvare in Parlamento, al termine della legislatura, rispetto allo Ius Soli ridotta di fatto ad una legge di bandiera'.
E oggi che le possibilità che la legge venga discussa e approvata in Senato prima del termine della legislatura, si sono ridotte al lumicino, se non a zero, e alla luce delle parole del Capogruppo PD in Senato Zanda che ha confermato la mancata calendarizzazione, il PD a livello locale, così come i gruppi di centro-sinistra (maggioranza in consiglio comunale Art. 1 Mdp, Per Me Modena e Partito Democratico), hanno rilanciato la sfida, con un Ordine del Giorno in calendario (questo si), nella seduta di oggi del Consiglio Comunale.
Un documento presentato a giugno e che, alla luce del recente blocco dell'Iter della legge in Senato, rischia di essere, in termini di opportunità, datato e fuori tempo massimo. L'Ordine del giorno si sostanzia in un invito rivolto ai senatori modenesi Stefano Vaccari, Carlo Giovanardi e Cecilia Guerra ad attivarsi affinché la riforma della cittadinanza sia approvata 'al più presto'.
Un richiesta che rischia di mettere in luce una volta in più le divisioni, per non dire le contraddizioni, interne al PD, che in Parlamento non riesce a garantire su questo tema una maggioranza tale da non compromettere la tenuta del Governo (un voto di fiducia avrebbe esposto l'esecutivo ad un rischio troppo grande, soprattutto in questa fase terminale della legislatura), e che a livello locale insiste come se nulla fosse successo.
Evidenziando così non solo le stesse divisioni che ci sono sul tema all'interno del PD, ma prestando di fatto il fianco agli attacchi di chi accusa il partito di condurre ormai una battaglia che alla luce dello stop ufficializzato dell'iter della legge in Senato, rischia di essere appunto di bandiera o di retroguardia. Oltre che elettoralmente controproducente, visto che la battaglia sullo Ius Soli, tra gli italiani, ha riscosso tutt'altro che apprezzamento, anche all'interno del PD.
In questo senso sono più che che chiarificatrici le parole con cui il Segretario provinciale PD Lucia Bursi lancia e motiva l'ultimo, estremo appello, affinché si trovi una soluzione per approvare lo 'Ius soli' prima della fine della legislatura.
'Come Pd modenese, dopo aver lavorato per anni a questo risultato, a cominciare dalla campagna “L’Italia sono anch’io” - afferma il segretario Bursi - chiediamo ai vertici del partito di non dare per persa la partita. C’è ancora uno scampolo di legislatura in cui poter lavorare, per spiegare e cercare di convincere anche coloro che sono scettici o temono un contraccolpo nell’opinione pubblica. E’ vero che la recente indagine Demos testimonia di come sia ampia la fetta di popolazione che si sente insicura di fronte all’ondata migratoria, ma è anche vero che l’Italia sta ottenendo risultati importanti, a partire dall’impegno rivendicato dallo stesso ministro Minniti, sempre a Modena alla nostra Festa, nel governo del fenomeno, risultati che ci vengono riconosciuti anche dall’Europa e confermati dal calo della intensità degli sbarchi. Approvare la nuova cittadinanza significa dare riconoscimento ai diritti di un milione di bambini e giovani che sono cresciuti tra i nostri figli e che sono già italiani nei fatti. In prospettiva, è una legge che assicura integrazione e maggiore coesione sociale. Per queste ragioni, dobbiamo cercare di sfruttare questi ultimi mesi di legislatura per continuare a lavorare nella direzione della tutela dei diritti”.