Mille famiglie modenesi in attesa di un alloggio Erp

Altre 1.200 aspettano un abitazione a canone agevolato attraverso l'agenzia casa. Cresce il numero dei nuclei 'vulnerabili' che faticano a sostenere i costi del mercato libero. Per analizzare il bisogno nasce Data Lab


Un bisogno diffuso ora monitorato e analizzato attraverso il progetto Welfare Data Lab (promosso nell'ambito dell'Osservatorio per la sostenibilità territoriale) cui hanno partecipato anche Unimore, Ausl, Agenzia Regionale per il Lavoro e Inail di Modena. Obiettivo è capire meglio i problemi 'ed affrontarli', con politiche di welfare sempre più puntuali. La condivisione delle banche dati, insieme all'analisi dei nuovi rischi sociali, potrà ora consentire di 'ottenere quel patrimonio di conoscenza indispensabile per programmare politiche sociali sostenibili', spiegano gli uffici comunali.
Accanto a quello delle povertà, il tema dell'abitare è uno dei primi ambiti su cui il Welfare DataLab sarà impegnato.
Il bisogno abitativo costituisce una criticità non solo per le famiglie fragili seguite dai Servizi sociali per problematiche sociali complesse, alle quali la casa viene garantita con interventi di supporto.
Dall’Osservatorio del servizio sociale emerge, infatti, che anche a Modena ci sono sempre più famiglie “vulnerabili” in difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione sul libero mercato, che storicamente non si rivolgono ai servizi sociali, poiché il loro problema è di natura principalmente economica.
Obiettivo del progetto è capire quali connessioni ci sono tra povertà, problematiche abitative e sanitarie. In particolare, la collaborazione dell’Azienda sanitaria consentirà la condivisione di risultati di analisi statistiche sui data set anonimizzati delle sorveglianze Passi (18-69enni) e Passi d’Argento (ultra 64enni) che raccolgono informazioni sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all'insorgenza delle malattie croniche. Poter incrociare i dati e indagare l’associazione tra stato di salute, unhealty days, prevalenza di alcune patologie croniche, stili di vita e adesione ai programmi di screening oncologici con le variabili demografiche e socio economiche (come età, genere, cittadinanza, livello di istruzione, difficoltà economiche, condizione lavorativa, stato civile) consentirà di alimentare modelli statistici e simulazioni fondamentali per programmare interventi e politiche.
Inoltre, integrare i dati a disposizione di diversi settori dell’amministrazione comunale con quelli di Inail e Centro per l'Impiego permetterà di avere un quadro completo di tutti gli interventi erogati a sostegno di ciascun nucleo beneficiario e di sapere se ci sono rioni dove i problemi sono più concentrati o categorie di persone che si trovano vicino alla soglia di rischio povertà abitativa, lavorativa, culturale, educativa o sanitaria.
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