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'Uno dei nostri punti di programma alle prossime elezioni amministrative è la riforma del terzo settore che si dedica all'accoglienza e all'integrazione dei richiedenti asilo. E' un argomento spinoso ma che va affrontato in maniera decisa e nel pieno rispetto della dignità umana'. Così in una nota Anna Beatrice Borrelli, candidata di Idea Popolo e Libertà.
'A novembre 2018, reso noto il Decreto Salvini, posi all'attenzione della stampa il rischio che il business dell'accoglienza potesse non presentare più 'attrattiva' per le cooperative cittadine dedicate al servizio. Ora a mesi di distanza leggo sui quotidiani locali che il Prefetto di Modena dovrà indire una nuova gara d'appalto perchè le offerte presentate nella prima gara non sono in grado di soddisfare le esigenze effettive. Quod erat demonstrandum. Alla gara d'appalto non hanno partecipato Caleidos e L'Angolo perchè non hanno ritenuto sufficienti 21 euro procapite la quota stabilita per ogni ospite.
Vorrei ricordare che quando la quota era di circa 35 euro procapite, L'Angolo si rese protagonista di un paio di episodi in città non proprio edificanti in materia di accoglienza. Lo scandalo dei profughi ammassati al Convento del Murazzo e, qualche mese dopo, delle scarse condizioni igieniche della palazzina alla Bruciata. Che dire poi dello studentato di Via delle Costellazioni affidato alla cooperativa Caleidos? La notizia della seconda gara d'appalto segue di qualche giorno un'intervista all'avvocato Barbari di Porta Aperta che dichiara un bilancio di quasi due milioni di euro che, a detta dello stesso avvocato, ha 'un valore effettivo di 4 milioni di euro e vanta anche una capacità di ampliare le sue attività e quindi i servizi per i più poveri e i senza tetto avendo triplicato negli ultimi due anni la capacità di accoglienza', di aver ottenuto 80.
000 euro dal Comune per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, di essere in grado di far fronte a 26.819 pranzi erogati alla mensa del Vescovo... Ma allora perchè la gara non è andata a buon fine? Cosa ha impedito a Porta Aperta di mettere in pratica la sua vocazione all'accoglienza? Il vescovo di Modena nei giorni scorsi ha dichiarato: «... per i politici locali, invece, penso che le sfide per il futuro siano ancora sull’accoglienza e l’integrazione...» e ancora «... è importante che le persone vadano a votare. Spero che principi come la dignità umana e la solidarietà possano essere recuperati e tradotti in leggi comuni» Accogliamo e condividiamo in pieno le parole del Vescovo con la convinzione che l'accoglienza di chi fugge dalla guerra è un atto dovuto ma che deve essere fatto nel pieno rispetto dell'uomo innanzitutto, senza roboanti slogan e senza fare business sulla pelle dei più deboli'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>